martedì 22 febbraio 2011

"Dove nasce l'assicurazione ?" Appunti di storia della previdenza privata.



di Ivan Simeone

Articolo pubblicato sulla rivista Ego


GLI INIZI…

Dei primi cenni del concetto d’assicurazione si trova traccia in Palestina, Egitto, Grecia e perfino nel codice di Hammurabi, dove sembra esistessero forme associazionistiche, professionali e religiose che si preoccupavano di assicurare la sepoltura a chi ne faceva parte. Le prime, concrete, espressioni di quella che poi sarà l’assicurazione, le troviamo nella Roma antica con i collegia tenuiorum, associazioni d’operai che oltre ad avere finalità professionali si proponevano di assistere i soci e le loro famiglie in caso di malattia e di morte, e con i collegia funeraticia, con i quali si fornivano i mezzi per sostenere le spese funebri.

Certamente quando andiamo ad esaminare le origini storiche del mondo assicurativo, ci imbattiamo in un concetto di fondo: la solidarietà professionale, la mutualità e la reciproca assistenza, concetti cardini che poi, con le dovute differenze, ritroviamo nei moderni contratti assicurativi. Analizzare gli aspetti delle “origini” non è cosa facile anche perché non sempre, sul mercato comune, sono reperibili testi appropriati, se non in biblioteche specializzate o in pubblicazioni “promozionali” o “istituzionali”. Una pubblicazione completa nel settore “storico-assicurativo” è la raccolta di studi a firma del Prof. Antonio La Torre cui ci richiamiamo.

ANTICA ROMA….

Ma tornando ai nostri “appunti”, bisogna ritornare nell’antica Roma quando comparvero alcune iniziali forme d’assicurazioni di rendita vitalizia..siamo nel circa 200 a.C..Un antico esempio d’ampia mutualità è una legge promulgata a Rodi ancor prima dell’avvento di Cristo che sanciva il criterio della compensazione generale delle perdite conseguenti ad alleggerimenti del carico effettuati durante la navigazione allo scopo di salvare la nave e con lei i suoi passeggeri ed il suo equipaggio. All’epoca romana e nel Medio Evo, risalgono le caratteristiche principali delle prime forme di quelle che noi oggi chiamiamo “polizze vita” ovvero forme assicurative che prevedono un capitale maggiorato il quale veniva dato alla ricorrenza di un evento prestabilito. Da qui scaturirono le prime forme d’assicurazione a carattere dotale.

MEDIO EVO….

Nel Medio Evo nasce e si sviluppa non poco il concetto di “solidarietà” e ne sono testimonianza le “Gilde Nordiche” che si occupavano di chi, nella vecchiaia, veniva colpito da malattie, e -a fronte di un contributo che veniva dato dall’assicurato quando era nel pieno dell’attività lavorativa- garantiva un sostegno finanziario anche nei casi d’incendio e naufragio. Fra le Gilde più antiche bisogna rammentarne una anglosassone che si occupava a fornire garanzie per il bestiame rubato – siamo nel IX secolo -, una inglese per le spese di sepoltura (XI secolo) ed una per le navi distrutte da tempeste (XII secolo). Simili alle Gilde sono le Genossens Chaften germaniche e le Hrepps islandesi. In Italia, nella stessa epoca, si costituirono mutue di pescatori a Sorrento, Viareggio…il cui scopo era quello di contribuire alla spese occorrenti per sostituire una barca andata distrutta. Gilde erano presenti anche in Spagna, nel settore del commercio e nel mondo professionale.

IN ITALIA…

Nell’epoca medioevale il concetto di mutuo soccorso era quello di un rischio ripartito fra i soci di una determinata corporazione. Nella prima metà del XIV secolo il concetto di mutualità si evolve per arrivare al trasferimento di un rischio a fronte del pagamento di una somma di denaro. Il più antico contratto d’assicurazione sembrerebbe –il condizionale è d’obbligo- portare la data del 23 Ottobre 1347 riguardante un trasporto. Alcune delle forme societarie più importanti furono ideate da Lorenzo Tonti –siamo nel XVII secolo- e da qui presero il nome di TONTINE, dove si riconoscevano delle rendite vitalizie.

Le Tontine ebbero notevole successo e furono applicate anche in Francia tra il 1653 e la fine del 700.

Nel secolo XII, periodo in cui i mari furono dominati da pirati e corsari, si diffusero anche le assicurazioni del riscatto della prigionia che contraevano i viaggiatori e che, in caso di morte del prigioniero, divenivano vere e proprie assicurazioni vita-infortuni, in quanto il capitale non veniva incamerato dagli assicuratori ma andava a beneficio dei familiari superstiti del defunto. La vera assicurazione, nel frattempo, nasce e si sviluppa in Italia nel settore del trasporto marittimo. Italiane sono state anche le prime leggi assicurative come quella del Doge genovese Gabriele Adorno del 1369. Da qui le assicurazioni dilagano per tutto il mediterraneo e vanno a coprire anche altri rischi come quello dei trasporti terrestri. Un forte sviluppo del mondo assicurativo fu dato dalla Spagna dove nacque la prima regolamentazione completa del rapporto assicurativo con le cinque ordinanze di Barcellona fra il 1435 e il 1484, ordinanze inserite nel Consolato del Mare.

L’INTERVENTO DELLO STATO…

L’intervento dello Stato nel settore assicurativo, si ebbe molto presto. I primi documenti al riguardo ci sono pervenuti dai Paesi Bassi dove Filippo II, con decreto del 1570, nominò un commissario di stato per le assicurazioni, Diego Gonzales di Gand, responsabile della sorveglianza sul buon fine dei contratti, il quale rese obbligatoria la registrazione delle polizze. Tali ordinanze vennero emanate nel XVI secolo quando le Fiandre facevano ancora parte dell’Impero Spagnolo, mentre verso il finire dello stesso secolo, apparve il classico Guidon de la Mer francese. Un secolo più tardi, nel 1681, in Francia, fu pubblicata la famosa Ordonnance de la Marine e tutta la successiva legislazione sulle assicurazioni marittime trasse ispirazione da questo documento. La scoperta dell’America portò ad un grande sviluppo dell’attività assicurativa, la cui storia coincide con una delle pagine più buie dei contratti mercantili. Per citare Carande: “ contro i molti pericoli derivanti dai mali dai quali le corporazioni e gli assicuratori desideravano proteggersi e la sorprendente uniformità dei loro comportamenti venivano contemplate procedure generalizzate, tutte dello stesso tipo. L’avidità dei mercanti, la parsimonia degli assicuratori e la previdenza dei pubblici poteri, che cercavano di trovare fra queste un equilibrio, tutto ciò contribuisce a far progredire l’assicurazione a premio fisso. Ma era sempre un vano impegno conciliare gli interessi di chi sopportava il rischio con quelli di chi, a spese delle assicurazioni, cercava l’arricchimento e non il risarcimento”. Era anche prassi comune assicurare lo stesso carico svariate volte e non c’erano navi senza carico nelle mani dei mercanti…strano ma vero: il “vizietto” del sinistro fasullo risale a tempi antichi; la storia ci insegna!!!

LLOYD’S E INGHILTERRA…

Quando il dominio dei mari passò dalla Spagna all’Inghilterra, questo paese conquistò, ovviamente, anche il primato nel mercato delle assicurazioni marittime. Il Lloyd’s di Londra, che nacque nel 1686, divenne il centro del mercato assicurativo marittimo inglese e poi un gigante dell’industria assicurativa mondiale. In Inghilterra non solo fiorì l’assicurazione marittima, ma nacquero per la prima volta nel XVII secolo anche le assicurazioni terrestri e le prime moderne imprese assicurative sia come società di mutue che società per azioni. Lo sviluppo del mondo assicurativo è stato, di fatto, strettamente legato al dominio mercantile dei mari e alle attività delle corporazioni professionali. La prima Società Assicurativa nacque nel 1667, per opera del dott. Barbon, finalizzata alla copertura di rischi incendio, e ciò grazie al famoso incendio di Londra nel 1666. Gli stessi Lloyd’s di Londra nati tra il 1686 ed il 1687 come compagnia assicurativa marittima, presero il nome da un semplice bar dove i pescatori londinesi si incontravano e dove avvenivano gli accordi assicurativi ed ebbero, in seguito, uno sviluppo globale. Inizialmente, le polizze vita, nacquero in Inghilterra come vere e proprie “scommesse”, senza una regolamentazione e, quindi, vietate dalla legge. Queste vennero poi regolate dal Gambling ACT del 1774 e da questa data ebbero uno sviluppo in tutta Europa.

LA PRIMA COMPAGNIA…

Nel 1681, a Venezia, si costituì la prima Compagnia di Assicurazione che garantiva i rischi marittimi.

E’ questa l’epoca in cui si evolve ancora il mondo assicurativo. Gli assicuratori , associati tra loro, che sino allora garantivano con i premi ma anche con il loro patrimonio personale, lasciarono il posto ad un organismo più moderno in cui il rischio dei soci era limitato alla quota di capitale versata. L’esperienza accumulata da questa forma societaria, fu la base della ideazione della prima “tavola di mortalità” ideata da Deparcieux. Nel frattempo, nella società dell’epoca, cominciarono a comparire i primi elementi del “calcolo delle probabilitàgrazie a Blaise Pascal e a Pierre De Fermat. Con l’istituzione dei registri anagrafici parrocchiali, le raccolte dati divennero “sistema” per il calcolo della mortalità e così fu fatto un altro, basilare, passo in avanti verso quella che è oggi la moderna polizza assicurativa. Grazie a questo incessante susseguirsi di dati, studi ed esperienze vissute, Edmund Halley riuscì a creare alla prima vera tavola di mortalità. Con la costituzione della “The amicable society for a percentual assurance office” nel 1705, nacque il moderno concetto di assicurazione. Siamo in Inghilterra. La società britannica ancora non usava una differenziazione del rischio rispetto all’età dell’assicurato se non calcolando un rischio comune fra i dodici ed i quarantacinque anni.

NASCONO I PREMI DIFFERENZIATI…

Il primo esempio di tecnica attuariale applicata al mondo assicurativo lo si deve a James Dodson nel 1750. Fu lo stesso Dodson che fondò –sempre a Londra- la “Equitable Society” cheper prima ideò i “Premi” differenziati rispetto all’età dei clienti.Per la prima volta apparse anche una certificazione medica sullo stato di saluto dell’assicurato e il primo tasso di interesse di sconto.

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