martedì 17 agosto 2021

Diamo forza alla Sussidiarietà Circolare tra imprese e terzo settore

Sussidiarietà circolare, sostegno alle imprese familiari e start up…...ma quale “Visione”per il nostro territorio?

Articolo pubblicato sulla testata on line “Lazio Sociale”


di Ivan Simeone

Direttore CLAAI Assimprese Lazio Sud

Latina - Ora i nomi dei candidati a Sindaco di Latina ci sono e la campagna elettorale può ufficialmente prendere il largo. Già da tempo stiamo leggendo di questo o quell’intervento su singoli problemi del nostro territorio pontino, iniziative e pareri tutti più che validi ma oggi sentiamo la necessità di andare oltre al particolare e di capire, conoscere quale è la “visione”, il disegno d’insieme, il progetto di sviluppo futuro per la nostra Città di Latina, per la Comunità locale. La nostra Organizzazione d’imprese, la CLAAI Assimprese, Confederazione che dal 1954 rappresenta attività artigiane, imprese familiari, servizi….un modo che cerca, tra mille difficoltà, di produrre e creare economia quotidiana, anche nei giorni scorsi con il “Forum 015”, ha cercato di porre all’attenzione il problema e la necessità delle “famiglie” e già in passato abbiamo acceso i riflettori su problemi legati alla valorizzazione della Persona sia essa imprenditore che dipendente. Abbiamo cercato di aprire un qualche ragionamento su una sussidiarietà reale e vissuta nel quotidiano del politico; una “sussidiarietà circolare” che vuole una interazione progettuale e decisionale tra Ente locale, mondo del privato e terzo settore, una azione politico-amministrativa che guardi ai corpi sociali come portatori positivi di interessi economici e valoriali. Il Prof. Stefano Zamagni, padre del neonato Movimento Politico “Insieme” e della riforma del Terzo Settore, in un recente webinar organizzato proprio dalla CLAAI Assimprese di Latina, ha evidenziato come vi è l’esigenza di dare risposte al pensiero sbriciolato dell’oggi e cercare di tornare ad una Civitas che racchiuda in se il concetto della “responsabilità sociale”, ovvero il prendersi cura dell’altro. Ecco che oggi la Politica –quella vera- ha il compito e la responsabilità di orientare l’azione amministrativa verso una “responsabilità sociale”, in primis verso il mondo del lavoro, delle nostre aziende familiari, delle attività artigiane e commerciali. Questo particolare momento di emergenza pandemica, cui siamo ancora immersi, ci dovrebbe insegnare che nessuno può rimanere solo e siamo oggi tutti chiamati all’essenziale, come ci ha rammentato il Santo Padre Francesco nell’intervento al Forum Ambrosetti del 2020. “E’ tempo di un discernimento alla luce dei principi dell’etica e del bene comune (…) e siamo chiamati ad essere creativi come artigiani, forgiando percorsi nuovi e originali per il bene comune…..”  Tutto questo deve oggi tradursi in prassi politica e amministrativa. Questa è la vera sfida cui sono chiamate le forze politiche che oggi concorrono per la guida del nostro Comune.  La “Comunità Produttiva” del territorio, nonostante la pandemia, con estrema difficoltà sta cercando di tenere le posizioni, pur tra mille contraddizioni. I dati di Movimprese del secondo trimestre sono indicativi. Nella nostra provincia di Latina registriamo un saldo positivo di 471 imprese.  Nel Lazio –come evidenziato anche dallo studio della CGIA di Mestre- le imprese artigiane hanno avuto un saldo positivo di + 2.706 unità raggiungendo la cifra di 97.051 imprese artigiane.  E’ certamente un segnale che ci fa ben sperare anche se poi i dati reali dovremmo leggerli al termine della pandemia con la fine dei vari sussidi che, pur piccoli ma sono arrivati; ma un grido di allarme è stato lanciato per i lavoratori autonomi che spesso sono rimasti senza sussidi e né ristori. Un segmento produttivo che non è rappresentato come si dovrebbe, il così detto “popolo delle partite IVA”. Secondo una stima della CGIA di Mestre, causa COVID su 10 posti di lavoro persi, 8 sono di lavoratori autonomi che non hanno cassa integrazione e rimane loro solo il fallimento di una esperienza lavorativa finita male e l’angoscia di come reinventarsi il proprio futuro, spesso nella solitudine più totale. A questo mondo, a questa comunità che giornalmente cerca di produrre, la politica deve dare risposte concrete in un un progetto complessivo di sviluppo del territorio. La politica ha una grande responsabilità ma saprà raccogliere questa sfida?