venerdì 9 marzo 2012

Il Governatore del Distretto 2080, Daniela Tranquilli, in visita al Rotary di Latina

Daniela Tranquilli Franceschetti ha incontrato il sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi e i soci.

Il Governatore del Distretto 2080, Daniela Tranquilli, in visita al Rotary di Latina

Numerosi gli imprenditori, professionisti e Club di servizio presenti. Ivan Simeone: maggiore attenzione al territorio e all’”altro”.

Si è conclusa a Latina, con l’ottantatreesima visita ufficiale, la lunga serie di incontri dei Club Rotary del Distretto 2080 con il governatore Daniela Tranquilli Franceschetti che giovedì pomeriggio, insieme al presidente del Rotary Latina, Ivan Simeone, è stata ricevuta in Comune dal sindaco Giovanni Di Giorgi. «Il Rotary di Latina conferma una particolare sensibilità verso i temi di grande interesse sociale – ha affermato il primo cittadino - Un prezioso supporto al lavoro delle istituzioni per un’azione sinergica sul nostro territorio».

All’incontro istituzionale ha fatto seguito la riunione conviviale presso l’Hotel Europa. Presenti il segretario distrettuale Rotary Italo Melanesi, l’assistente del governatore Giuseppe Orlandi, il presidente della sezione LILT di Latina Alessandro Rossi, il comandante dell’Aeronautica militare di Borgo Piave Col. Pietro Iodice, l’assessore ai servizi sociali del Comune di Latina Patrizia Fanti, la delegata alle pari opportunità della Provincia di Latina Filomena Sisca, il presidente del Rotary Latina Circeo Marco Rustici, il presidente del Rotary Aprilia-Cisterna Enrico Punzi, il presidente del Rotary Terracina-Fondi Armando Antonelli, il presidente dell’Inner Wheel Latina Aurelia Realmuto, il past governator Lions Club Ida Panusa Zappalà, il presidente Lions Club Latina Host Vincenzo D’Onofrio, il presidente Lions Club Latina Mare Aldo Errico, il presidente del Panathlon Club Latina Armida Tondo, il presidente del Soroptimist Club Latina Gilda Donati, il presidente del Serra Club Antonio Fonicello e il gen. Vito Di Ventura.

«Un momento di sintesi e analisi – ha sottolineano il presidente Ivan Simeone – per il nostro Club che quest’anno, in linea con il tema scelto dal presidente internazionale Kalyan Banerjee, ha avviato una serie di azioni protese all’esterno, dimostrando maggiore attenzione al territorio e all’altro. Dall’attenzione alle nuove povertà al sostegno e alla prevenzione socio-sanitaria, al sostegno ai figli dei reclusi presso la casa circondariale di via Aspromonte».

«Ho voluto dedicare quest’ultima visita a Silvio Piccioni, socio del Rotary Latina e futuro governatore del Distretto 2080 – ha concluso Il Governatore Daniela Franceschetti, evidenziando l’importanza del lavoro di squadra – Il nostro è considerato tra i migliori trenta Distretti del mondo per quanto riguarda la progettualità e tra i dodici migliori comunicatori al mondo. E questo solo grazie ai nostri Club e a tutti i nostri soci che, come voi, si impegnano costantemente nelle loro realtà di riferimento. Abbiamo portato acqua dove c’era solo siccità, riscattato la vita di tante persone in India e vinto la battaglia dell’eradicazione della polio nel mondo».

All’incontro hanno partecipato anche tutti i quadri dirigenti del rotary di Latina che hanno illustrato al Governatore i numerosi progetti di servizio in essere. Continuano ora le attività del Rotary di Latina. Numerose le attività in programmazione per i prossimi mesi.

martedì 6 marzo 2012

Come affrontare la crisi ? Rimettendoci tutti in gioco.

Come affrontare la crisi? Rimettendoci tutti in gioco.

Il Direttore di Confartigianato Ivan Simeone, ha partecipato all’incontro organizzato dal movimento “Si per Latina”, tenutosi Lunedì 5 marzo, presso l’Università di Latina, circa la situazione economica locale. Erano presenti l'on. Claudio Moscardelli della Regione Lazio, gli Assessori Marco Picca (Comune di Latina) e Silvio D'Arco (Provincia di Latina) e rappresentanti delle categorie tra cui CNA, Federlazio e Coldiretti. Pubblichiamo, di seguito una sua traccia di riflessione, a margine dello stesso convegno.

Ivan Simeone

Direttore Confartigianato

Innanzitutto ringrazio gli organizzatori di questo appuntamento perché è una ghiotta opportunità per aprire un confronto propositivo a tutto campo, sulla realtà economica e di sviluppo del nostro territorio. Il momento internazionale è difficilissimo e ben vengano momenti di analisi e di proposta, al di là degli schieramenti di carattere partitico che ormai, permettetemelo, lasciano il tempo che trovano. Oggi sentiamo la necessità di fare ed essere sintesi per operare, tutti insieme, allo sviluppo del territorio che poi si traduce (o si dovrebbe tradurre) in occupazione e produttività d’impresa. I dati li conosciamo tutti. Basta dare una occhiata ai nostri siti o a quello della camera di commercio e le percentuali negative sono tutte lì in bella mostra, percentuale in più o meno. La crisi c’è tutta ma vi è anche una voglia di reagire e di rimboccarsi le maniche. Non tutto è negativo. Ci sono imprese che chiudono ma molti sono coloro che aprono la saracinesca per lavorare….molte le imprese che si rivolgono ai nostri uffici di Confartigianato per lo start up. Diamo una occhiata ai dati locali (2011 – Ricerca Confartigianato):

* le microimprese fino ai 10 addetti sono il 95% del totale (37.936 su circa 50.000)

* le microimprese fino a 20 addetti sono il 98%

* Il peso della fiscalità locale (regionale) arriva al 7,87 % contro una media nazionale del 3,76%

* L’artigianato è oltre il 16% / 20% del totale delle imprese

* Imprenditori artigiani sono 12.981 di cui i titolari sono 11.815 e 1.166 sono collaboratori.

* Le donne imprenditrici artigiane sono 2.369 pari al 18,2%

* I giovani sotto i 35 anni sono 2.690

* I dipendenti delle aziende artigiane sono 9.882 tenendo presente una media di 2,4 addetti per azienda.

Ma prima di andare avanti bisogna fare una premessa: Il problema di fondo non è più di carattere strettamente partitico ma di impostazione valoriale. Quella che stiamo vivendo è innanzitutto una crisi di valori, una crisi dell’etica economica. Tutto è in movimento e in trasformazione. Vi è una profonda criticità del sistema partitico-politico che è ormai ofuscato dalla “politica urlata” che ha preso il posto della “politica-proposta”. Si ragiona solamente “andando contro”…. Con estrema difficoltà si riesce a porre in essere azioni propositive ma oggi, con forza e determinazione, bisogna avere la forza e il coraggio di mettersi in discussione e trasformare questa crisi in una opportunità di cambiamento propositivo e pragmatico, puntando a valorizzare ciò che veramente conta.

Ma quali i problemi reali su cui intervenire ?

Innanzitutto bisogna ridare forza ai “corpi intermedi” (associazioni, sindacati, movimenti e fondazioni…) Corpi che sono realmente rappresentativi della comunità e degli “interessi diffusi”. Rendere prassi “il bene comune”….che non può essere uno slogan da convegno ma una corretta gestione di tutta la cosa pubblica a beneficio della collettività…..Riteniamo che la politica e “il politico” non sia un soggetto auto referenziato; ma deve riprendere un contatto con la gente e interpretare le esigenze di tutti; deve amministrare per il bene di tutti. Sul fronte delle politiche creditizie, a sostegno delle piccole imprese, bisogna ridare forza e sostenere i Confidi e le Associazioni di categoria, anche ricreando una ri-fidelizzazione tra la banca e l’impresa, mediata e sostenuta dall’Associazione stessa. Gli Enti locali potrebbero costituire meccanismi di co-garanzia, anche in forma consortile con altre Istituzioni e attivare forme di microcredito. Riguardo all’economia locale, è essenziale riavviare il ciclo edilizio anche incentivando il piano casa e riaprire i cantieri dove possibile, sbloccando aree e dando il via ad azioni di ristrutturazioni nelle aree cittadine. Uno dei comparti su cui lavorare è certamente l’economia sostenibile. L’energia pulita non può essere una eccezione ma divenire strumento di green economy costante. La viabilità è poi la barzelletta di ogni convegno. E’ vergognoso che ancora oggi parliamo di viabilità e della Roma-Latina come del collegamento con l’autostrada. Cosa fare ? Circa le risorse pubbliche, come l’acqua e l’ambiente, non sarebbe forse il caso di rivedere la politica delle agenzie locali ? Le nostre imprese sono sommerse dalla burocrazia, su tutti i livelli. Bisogna sburocratizzare e far funzionare veramente i SUAP; essenziale è applicare a livello locale le indicazioni dello Statuto delle Imprese e avere più concertazione (praticata) con gli Enti locali. Altro punto critico è certamente l’area del no profit…. La sussidiarietà deve farsi prassi, con il coinvolgimento delle organizzazioni no profit e con il favorire la cooperazione e i consorzi di imprese. Bisogna fare attenzione alle “nuove povertà” che ormai sono diffuse sui nostri territori, con particolare attenzione a quelle categorie di cittadini maggiormente a rischio. Dobbiamo sostenere le politiche familiari fin dalla dimensione comunale. Per concludere questa “ennesima” messa in evidenza delle difficoltà che costantemente le nostre imprese vivono, una parola sul binomio “Formazione/lavoro”: Positivi i tirocini formativi della provincia di Latina come le politiche regionali sull’apprendistato. Bisogna riuscire a collegare sempre più la formazione scolastica con il mondo della produzione. La politica del “saper fare”. In questo l’Agenzia della formazione della provincia potrebbe avere un ruolo sempre maggiore. Sono questi solo alcuni spunti “operativi” per cercare di cambiare o, quanto meno attenuare, le difficoltà del momento. Ma alla base vi deve essere realmente la volontà di “rimettersi in gioco” tutti quanti.