martedì 6 ottobre 2015

Riflessione sull'Enciclica "Laudato Sì".

Pubblichiamo la versione integrale dell'articolo apparso qualche giorno fa, sul quotidiano "Il Giornale di Latina". Una riflessione che guarda al politico locale e allo sviluppo della nostra economia pontina.

 


Una “strada” anche per la nostra politica locale.

“Laudato Sì”….l’Enciclica SCOMODA di Papa Francesco.

Un silenzio assordante ha accolto questa Enciclica che entra “a gamba tesa”
sui principali temi sociali del nostro quotidiano. Una riflessione propositiva.


di Ivan Simeone
direttore provinciale della “Confartigianato Imprese Latina”
e membro della Camera di Commercio Latina.

L’Enciclica di Papa Francesco, “Laudato Sì”, messa subito “in sonno” dalla grande stampa laica, ha alcuni input importanti (e scomodi) per il dibattito politico nel nostro territorio.

Una Enciclica messa sotto traccia

Molti si chiederanno il perché è stata messa “sotto traccia”.
Perché non vi sono dibattiti di illuminati uomini di cultura radicale?
Perché la politica non ci si confronta ?
Perché non vi sono articoli di approfondimento ?
Questa Enciclica non è semplice. Si guarda alla nostra “sorella terra” ma, andando a sfogliare pagina dopo pagina, ci accorgiamo che è una grande Enciclica “sociale” e “politica”. Ricca di richiami all’insegnamento di San Giovanni Paolo II e di Papa Benedetto XVI, con continui rimandi ai documenti delle varie Conferenze Episcopali, è questo un messaggio indirizzato a noi come singole persone; un messaggio che deve necessariamente coinvolgerci in prima persona. Metterci in discussione. Se poi vogliamo attualizzarla nella nostra realtà locale, allora gli spunti non mancano: dall’edilizia ecosostenibile alla vivibilità della Città, passando per una ecologia sociale….
Cerchiamo di fare alcune riflessioni, con la consapevolezza della nostra pochezza.

Una sana provocazione

Una “sana e propositiva provocazione”. Un documento “di vita” con cui, chi ha ruoli grandi o piccoli che siano nel tessuto sociale, deve confrontarsi, per poi scegliere –in tutta libertà- la strada da percorrere.
Un documento che non deve dividere ma unire, se pur nelle diversità. In “Laudato sì” vediamo un insegnamento che pone in discussione, nettamente e chiaramente, la subordinazione della politica all’economia ed alla tecnopolitica (punto 54); “oggi è la sottomissione della politica alla tecnologia ed alla finanza, invece si chiede un dialogo”.  
La denuncia è netta: “Troppo facilmente l’interesse economico arriva a prevalere sul bene comune e a modificare l’informazione…”

I poteri economici

“I poteri economici (punto 56) continuano a giustificare l’attuale sistema mondiale in cui prevalgono una speculazione e una ricerca della rendita finanziaria che tendono ad ignorare ogni contesto e gli effetti sulla dignità umana e sull’ambiente”. Bella denuncia….ecco perché è stata posta “sotto silenzio” ?
Il Santo Padre ci sottolinea l’esigenza di utilizzare al meglio la tecnoscienza e bisogna avere attenzione. “Quando l’essere umano pone se stesso al centro finisce per dare priorità assoluta ai suoi interessi contingenti e tutto il resto diventa relativo”. (punto 122). Parliamo di “relativismo pratico”.

Famiglia e difesa della vita

Un documento che vede nella Famiglia il luogo deputato alla formazione dei giovani e delle future generazioni e si esprime chiaramente contro l’aborto. Desidero sottolineare –leggiamo nell’Enciclica- l’importanza centrale della famiglia, luogo di accoglienza e protezione della vita, contro i molteplici attacchi a cui è esposta. ”la Famiglia è il luogo della formazione integrale, dove si dispiegano i diversi aspetti, intimamente relazionati tra loro, della maturazione personale”. (punto 213)

Piccole realtà produttive

In queste righe Papa Francesco evidenzia l’importanza delle piccole realtà produttive aziendali le quali permettono maggiore libertà economica, mettendo in guardia sui grandi insediamenti industriali che, spesso, lasciano sul terreno “grandi danni ambientali e umani”. Si sottolinea l’importanza del lavoro quotidiano che, nella semplicità, deve essere soprannaturale (punto 98).
Con Papa Francesco ci troviamo a ragionare sul senso di Città, di Politica, di Ambiente. Papa Francesco va dritto nello specifico dei problemi concreti. Forse è proprio questo che da fastidio ai nostri “Illuminati”. Sembra quasi che Papa Francesco li superi a destra, quando parla di un governo internazionale e degli Organismi, anche non governativi, di portata mondiale.

L’acqua

Una particolare attenzione si ha nell’importanza delle risorse idriche. L’ Acqua come elemento di stabilità e/o di instabilità internazionale.
L’ Acqua come ricchezza dei popoli (e dei Comuni diciamo noi !)
In queste pagine leggiamo di un connubio auspicato tra scienza e fede, tra politica ed economia in un dialogo continuo e propositivo.

La Città

Importante è il ruolo delle nostre Città (punto 44) evidenziando il problema dei trasporti, dell’inquinamento ambientale, del pericolo che le grandi strutture assorbano troppa energia ed acqua invocando spazi verdi e punti di incontro per i cittadini.
E’ questa una Enciclica con un forte approccio ecologico che poi va a sfociare in un approccio sociale. Si chiede a gran voce uno sviluppo sostenibile del nostro ambiente ma in maniera precisa e concreta, come quando si parla di una edilizia ecosostenibile.
Questo scritto è come una grande affresco che promuove una giusta politica ambientale ed umana, ma contestualmente ricco di sollecitazioni “particolari” da approfondire.

Costruire leadership

Altro passo significativo è l’invocazione del Santo Padre riguardo all’esigenza di costruire leadership che “indichino strade” percorribili (punto 53).
Papa Bergoglio, in queste righe, con il Suo stile sereno e paterno, dà delle vere “mazzate” -permettetemi il termine improprio- come la punto 61 quando parla di “deterioramento della casa comune” .Per Papa Francesco tutto è sistema, tutto è relazione e non bisogna andare contro natura (chi vuol comprendere comprenda !).

Casa e bene comune

Si evidenzia l’importanza della casa come luogo di dignità delle persone e luogo di sviluppo della famiglia, sottolineando l’importanza di urbanizzare i quartieri puntando sulla qualità della vita nelle città puntando principalmente sui servizi essenziali.
Non manca un richiamo ad accettare la propria femminilità/mascolinità (punto 155), per poi arrivare al bene comune che coinvolge in prima persona i gruppi intermedi, il singolo e la famiglia, valorizzando il concetto di sussidiarietà.
Ecco poi giungere al ruolo delle politiche locali.
Il Papa è preciso: si chiedono studi di impatto ambientale, trasporti, tecniche di costruzione, consenso tra i vari attori sociali, partecipazione, sincerità e verità nelle discussioni scientifiche e politiche, applicazione concreta del principio della sussidiarietà….…”ma non si può più giustificare un’economia senza politica…” (punto 196)
La politica deve avere una visione ampia con un approccio integrale e con dialogo interdisciplinare; “se la politica non è capace di rompere una logica perversa, e inoltre resta inglobata in discorsi inconsistenti, continueranno a non affrontare i grandi problemi dell’umanità..” (punto 197)
La strada è segnata. Non dobbiamo inventarci nulla, solo decidere se percorrerla o meno !