Ivan Simeone
www.tracce.it
A margine della "Pagina Uno" del numero di Febbraio di Tracce, a cura di Juliàn Carròn, circa l'incontro di presentazione del libro di Luigi Giussani "Il senso religioso", vorrei fare alcune semplici riflessioni "ad alta voce".
Queste "righe" fanno riflettere anche per il fatto che si vede limpidamente, un cristianesimo sempre vivo e direttamente rapportato al nostro quotidiano.
Cristo direttamente in relazione con la vita di ognuno di noi...concretamente..."Altrimenti, se non ha questa incidenza come presenza reale, Cristo è una cosa che non c'entra con la vita....."
Altro punto (e spunto) di riflessione il fatto che spesso tra persone ci si accorge di un qualche cosa di nuovo e di diverso, solo anche con "un guardare", con il percepire che vi è un Presenza "non solo inconfondibile, ma incomprensibile, eppure così invadente"...e l'incontro con Cristo, con la Sua esperienza, con la Sua Presenza che indubbiamente pone degli interrogativi e il significato delle cose cambiava allora come cambia oggi. Dobbiamo confrontarci con questa Presenza nel nostro quotidiano. Un "quotidiano" che ci richiama al nostro impegno sul lavoro, in ufficio come in famiglia.....
Le riflessioni ci porterebbero lontano.
Quelle di Carròn non sono pagine semplici, ma richiamano ognuno di noi ad alcuni interrogativi. Ci si mette in gioco !
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A margine della "Pagina Uno" del numero di Febbraio di Tracce, a cura di Juliàn Carròn, circa l'incontro di presentazione del libro di Luigi Giussani "Il senso religioso", vorrei fare alcune semplici riflessioni "ad alta voce".
Queste "righe" fanno riflettere anche per il fatto che si vede limpidamente, un cristianesimo sempre vivo e direttamente rapportato al nostro quotidiano.
Cristo direttamente in relazione con la vita di ognuno di noi...concretamente..."Altrimenti, se non ha questa incidenza come presenza reale, Cristo è una cosa che non c'entra con la vita....."
Altro punto (e spunto) di riflessione il fatto che spesso tra persone ci si accorge di un qualche cosa di nuovo e di diverso, solo anche con "un guardare", con il percepire che vi è un Presenza "non solo inconfondibile, ma incomprensibile, eppure così invadente"...e l'incontro con Cristo, con la Sua esperienza, con la Sua Presenza che indubbiamente pone degli interrogativi e il significato delle cose cambiava allora come cambia oggi. Dobbiamo confrontarci con questa Presenza nel nostro quotidiano. Un "quotidiano" che ci richiama al nostro impegno sul lavoro, in ufficio come in famiglia.....
Le riflessioni ci porterebbero lontano.
Quelle di Carròn non sono pagine semplici, ma richiamano ognuno di noi ad alcuni interrogativi. Ci si mette in gioco !
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