Dallo stand di “Confartigianato
Latina” al Meeting di Rimini 2012
20 agosto 2012…Seconda giornata.
Meeting
di Rimini, oltre la politica c’è “altro”
Una seconda giornata ricca di stimoli e di
incontri. Tra i corridoi del Meeting si respira un’aria diversa e
partecipativa, dai quotidiani e dai notiziari tv le notizie si riempiono di
politica, di dichiarazioni con i noti strascichi pro e contro, con annunci e
incontri ma il Meeting è altro.
Si parla di politica ma una politica fatta
per rispondere ai bisogni della Persona e dell’Uomo. Girando per gli stand e le
rappresentanze delle imprese, Enel, Siemens, Ferrovie, Patronati, sindacati,
.dalle postazioni delle testate come ‘Tempi e Avvenire’, ‘Tracce’ passando da
Sat 2000, si percepisce il desiderio e l’esigenza di un modo nuovo di fare
impresa e di fare sociale per guardare alla ripresa con ottimismo e
lungimiranza. Il Meeting di Rimini non è tatticismo ma la testimonianza di un
popolo in cammino sulle orme tracciate da Don Luigi Giussani, con un denominatore
comune di tutto che resta un Incontro che viene testimoniato nel fare
quotidiano: del resto la ripresa del Paese passa anche da una visione nuova
dell’essere e del fare, proiettata –per noi- nel concetto del “fare azienda”.
Il Meeting è una testimonianza vissuta da
migliaia di giovani volontari: ragazzi universitari e liceali ma anche uomini e
donne un po’ attempati che, senza percepire un euro, anzi, pagandosi di tasca
propria albergo e viaggio, hanno deciso di offrire un po’ di tempo ad un
servizio ricco di gratuità (parola oggi non più avvezza nel nostro quotidiano),
lavorando, guidando i visitatori nel percorso tra stand e mostre, convegni e
dibattiti. I funzionari della Confartigianato si aggirano tra i corridoi della
Fiera di Rimini e vedono un’altra realtà fatta di efficienza e tornano in mente
le strutture locali del territorio pontino, le nostre grandi potenzialità
umane, professionali e ambientali ma, forse, troppo poco ottimizzate e
valorizzate. Ma forse ha ragione il direttore di Confartigianato Latina Ivan
Simeone “che il problema non sta nelle “cose” o nelle “strutture”, ma nel
“qualche cosa” che sta alla base di tutto e che anima un modo di fare diverso,
che si estende al fare impresa”.
Tra gli stand si notano il sorriso stanco di
tanti giovani e meno giovani, anche professionisti, che con la scopa in mano
puliscono continuamente i corridoi della Fiera… ma perché lo fanno? Cosa li
spinge se non per credere a un qualche cosa di “diverso”? Chi era questo prete,
Don Giussani, che è riuscito a creare tutto ciò? Politici e amministratori come
Formigoni, Lupi, i Ministri del governo Monti, le loro dichiarazioni che
riempiono i giornali e i tg di questi giorni sono poi altro; certamente
importante, ma altro.
Allo stand di Confartigianato Latina, incuriositi,
si sono fermati diversi artigiani e piccoli imprenditori; attirati e
incuriositi dal materiale del nostro territorio, della nostra realtà, dai testi
sulla tipicità artigianale nei lavori che esaltano le professionalità a un
grande evento come lo Yatch Med Festival della Camera di Commercio, le brochure
delle nostre imprese. Curiosi e altri professionisti si sono fermati presso lo
stand e a chiedere e a dialogare, tanta voglia di sapere e di confrontarsi.
Allo stand i ragazzi con la maglia blu e i dirigenti di Confartigianato pronti
a presentarsi e illustrare le potenzialità e le attrattive del territorio;
arrivano anche diverse persone di Latina che si congratulano per questa
semplice ma significativa presenza, ammirando un lavoro che entusiasma chi lo
produce e che insegna molto.
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