La Confartigianato di Latina è presente al Meeting di Rimini, con un proprio stand. Giornalmente si invieranno agli organi di informazioni della nostra provincia e sul blog, un resoconto, articoli e contributi di dibattito e informativi.
Comunicato stampa n. 1 del 19.08.2012
Dallo stand di “Confartigianato
Imprese Latina” presso il Meeting di Rimini.
Prima
giornata del Meeting di Rimini, la Confartigianato Latina è presente Il
direttore Ivan Simeone: “Un segnale di vitalità imprenditoriale per il
territorio pontino”
È
stata la Messa officiata da Sua Eccellenza Monsignor Francesco Lambiasi, oggi
vescovo della Diocesi di Rimini ieri di Latina, ad aprire la XXIII edizione del
Meeting di Rimini. Un suggello pontino esaltato, in verità, dalla presenza
dello stand della Confartigianato Latina, che coordinato dal direttore Ivan Simeone
e dal presidente Aldo Mantovani per la prima volta partecipa alla grande
kermesse, stabilendo al contempo anche il primato di essere l’unica
associazione di categoria d’Italia presente a Rimini. Accanto agli stand di
Roma Capitale, Provincia di Roma, Regione Lombardia e Regione Emilia Romagna
c’è, quindi, anche uno spicchio del territorio pontino, rappresentato dalle
imprese artigiane pontine che partecipano al movimento di ripresa dell’intero
Paese. “La Confartigianato Latina prova in questo modo ad entrare in un
circuito nazionale attraverso una serie di incontri che faranno conoscere le
nostre tante realtà imprenditoriali – ha affermato il direttore Ivan Simeone -.
Per noi non è soltanto importante essere qui, ma è fondamentale lanciare un
messaggio di concreta speranza anche alle aziende pontine che con capacità,
creatività e determinazione sapranno uscire da questo impasse socioeconomico in
cui tutti viviamo: mettere in promozione e in rete le nostre potenzialità e
farle incontrare con quelle nazionali è un primo passo per cercare di uscire
dall’isolamento territoriale e imprenditoriale”. In questa avventura in terra
romagnola il direttore Simeone è stato accompagnato dall’assessore alla cultura
e servizi sociali della Provincia di Latina Fabio Bianchi e dall’agenzia di
comunicazione Omnia. Quello che ha particolarmente colpito in questa prima
giornata del Meeting è l’enorme lavoro di volontariato espresso dai giovani,
che in nome della rinascita del Paese si sono dati appuntamento qui per assistere
ai numerosi incontri in calendario e alla riuscita dell’intera manifestazione,
che durerà fino al 25 agosto. “Per la Provincia di Latina significa stare
vicini al sistema produttivo territoriale, che si sta distinguendo per la sua
presenza a uno dei Meeting più importanti del Paese. Per questo la Provincia
nell’ottica di una spinta del
coordinamento territoriale non poteva mancare l’appuntamento di stare accanto
alla Confartigianato”, ha detto l’assessore Fabio Bianchi. In questa edizione la frase che caratterizza
il Meeting è il concetto di ‘La natura dell’uomo è rapporto con l’infinito’, espressa da don Luigi Giussani e
che pone ancora una volta l’uomo al centro del mondo, amplificato poi dal
messaggio diretto che lo stesso pontefice Benedetto XVI ha fatto recapitare
all’apertura del Meeting: ‘Dio si è fatto uomo e da allora nulla della vita è
banale’. Nella prima giornata in calendario, dopo la Messa celebrata dal
vescovo Lambiasi, è stata la volta di focalizzare l’attenzione sulla cruda
realtà, come il conflitto sociale ed etnico che sta insanguinando la Nigeria,
gli incontri sul futuro dei giovani italiani attraverso un’economia basata
sulla corresponsabilità e sul continuo
confronto. Ma il clou di questa prima giornata è stato scandito dalla presenza
nel pomeriggio del premier Mario Monti, contestato da una folta schiera di
sindaci romagnoli, che lo hanno accusato anche nei giorni scorsi sui giornali
locali di distruggere gli enti locali e di soffocare l’economia territoriale,
soprattutto quella del comparto turistico, chiedendo a gran voce la gestione
diretta del litorale. Non è stato un caso infatti che il presidente della
Provincia di Rimini, Stefano Vitali, abbia disertato l’incontro, polemizzando
apertamente col premier, accusandolo dell’assassinio delle realtà territoriali,
comunali e provinciali, e di non adottare misure meritocratiche nei confronti
dei Comuni virtuosi.
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