giovedì 26 aprile 2018

Credito: Continua il trend negativo per le imprese artigiane della provincia di Latina !

Artigianato: continua il trend negativo 
per le piccole imprese locali. Latina -7,6%!
Confartigianato: bisogna intervenire concretamente.

Intervento pubblicato sul quotidiano "Latina Oggi" del 25 aprile 2018

Ivan Simeone
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Quando parliamo di “imprese artigiane” il luogo comune è quello di considerarle come una realtà marginale della nostra economia, ma non si conosce che oggi una impresa “artigiana” è una azienda moderna e all’avanguardia che opera nei più diversificati settori merceologici, anche con decine di dipendenti.
Le nostre imprese artigiane pontine rappresentano ben il 15,5% del totale delle aziende registrate in camera di commercio contando, complessivamente, circa 15.701 occupati in provincia di Latina, mentre i lavoratori dipendenti “certificati” delle imprese artigiane pontine sono oggi 6.636. Numeri considerevoli per la nostra economia locale.
Ogni giorno, nella nostra provincia, nascono ben due imprese artigiane, rappresentando di fatto un valore per l’intera comunità pontina che, oggi, non viene adeguatamente considerato e che dobbiamo rivalutare.
L’artigianato, realtà moderna, innovativa e all’avanguardia, rappresenta una opportunità occupazionale ed imprenditoriale, oltre che un valore di “impresa familiare” .
Le nostre imprese artigiane continuano ad avere difficoltà per accedere al sistema creditizio, cosa questa pare riservata solo alle grandi imprese. Ma sono proprio le piccole e medie imprese quelle che “tengono” l’economia reale del territorio.
Dai dati ufficiali emerge che il credito è in costante aumento verso le grandi imprese, segnando un + 3%, contro una continua flessione per le imprese minori fino ai 20 addetti, che hanno totalizzato un – 1%.
Nelle imprese artigiane il dato negativo nazionale arriva ad un – 9% di finanziamenti concessi nell’ultimo anno, rispetto a quello precedente. A settembre 2017, l’artigianato rappresenta solo il 4,8% del totale dei prestiti alle imprese. Negli ultimi 5 anni (2012 – 2017) i finanziamenti alle imprese artigiane si sono ridotti del 25,5%, pari ad un deficit di 13,4 miliardi di euro.  Solo nel Lazio la percentuale dei finanziamenti nell’artigianato 2017 è di – 8,7%.  Nella provincia di Latina il saldo negativo è del -7,6% contro il -11,4% della provincia di Frosinone, e gli indicatori non promettono nulla di buono per il 2018.
Ovviamente il problema non può essere risolto solamente a livello locale ma qualche cosa comunque si potrebbe fare. Banche e Istituzioni locali, collegandosi al sistema Confidi e Associativo potrebbero dare un qualche segnale realmente propositivo.
Oggi “Confartigianato Imprese Latina” -vedi www.confartigianatolatina.it - opera con i propri Confidi di garanzia cercando di supportare le imprese accompagnandole e assistendole al credito anche con il proprio sportello Artigiancassa. Diversi i prodotti messi in campo, come iniziative ci giungono dalla Regione Lazio anche per il mondo delle nuove imprese e start up. “Manufattura 4.0” è il finanziamento Artigiancassa a medio-lungo termine per il rinnovo del processo produttivo delle PMI anche escluse dalla “Nuova Sabatini” che è destinata a finanziare investimenti di macchinari e attrezzature; come il finanziamento “Stampanti 3D” per il finanziamento di nuove tecnologie digitali o interventi di microcredito….solo qualche esempio. Certamente non si ha la bacchetta magica, ma si cerca di seguire l’imprenditore con una assistenza personalizzata e rapportandosi pro positivamente con il sistema bancario di riferimento, senza certamente tralasciare opportunità che derivano dagli stessi Confidi. Ognuno deve fare la propria parte: l’Associazione di categoria, il sistema delle banche e le Istituzioni anche locali .


mercoledì 25 aprile 2018

Quando le parole di Papa Francesco sono controcorrente....


“La santità della porta accanto”

Leggendo l’Esortazione apostolica “Gaudete et exsultate” di Papa Francesco, sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo.

Ivan Simeone

Quando si va a leggere un documento della Chiesa, vi potrebbe essere il rischio di andare “per sommi capi” e svolazzare da capitolo a capitolo senza approfondire la lettura come si dovrebbe. Le pagine della “Gaudete et exsultate” sono da assaporare una ad una. Sono parole che coinvolgono tutti noi nelle nostre azioni quotidiane e su cui non possiamo non riflettere.
Questa “esortazione” sulla santità nel mondo contemporaneo non ha avuto un grande eco sulla stampa laica, forse perché si tratta di un argomento scomodo e “non alla moda” o, ancora, non può essere strumentalizzato da una certa vulgata laicista. Diciamolo chiaramente: è un testo scomodo ! Non è certamente il Papa Francesco caro ad un certo pensiero oggi dominante.
Fin dalle prime pagine, la mia riflessione è andata all’insegnamento di San Josemaria Escrivà che, di fatto, ha anticipato il Concilio Vaticano II, parlando di “santità nel quotidiano”, santità rivolta a tutti i laici, uomini e donne, sposati, professionisti, operai e religiosi… a tutti ! Già questo è sconvolgente ai più.
L’esortazione di Papa Francesco si incentra intorno a due parole fondanti per il Santo Padre: carità e misericordia. Analizza le beatitudini dando concreti input di comportamento e focalizza il rischio attuale intorno ai concetti di gnosticismo e di neo pelagianesimo; due aspetti certamente da approfondire e di cui la nostra società ne è pregna.
Ma vi è un altro aspetto importante e basilare: il Santo Padre, in maniera chiara e netta, punta il dito verso la figura del Maligno e non come concetto astratto e cultural-filosofico, ma come entità: “Non ammetteremo l’esistenza del diavolo se ci ostiniamo a guardare la vita solo con criteri empirici e senza una prospettiva soprannaturale”, leggiamo a pag.124, e ancora “non pensiamo dunque che sia un mito, una rappresentazione, un simbolo, una figura o un’idea …..Lui non ha bisogno di possederci. Ci avvelena con l’odio, con la tristezza, con l’invidia, con i vizi…”
Ecco che tutti siamo chiamati alla Santità, “ognuno per la sua via”, una santità del normale, “della porta accanto” fatta da normali casalinghe, uomini che giornalmente sono impegnati nel lavoro quotidiano in ufficio come in fabbrica o nel proprio negozio…nelle occupazioni normali di ogni giorno, facendo attenzione ai particolari. Papa Francesco parla di “classe media della santità”.

Latina 25 aprile 2018


venerdì 20 aprile 2018

"Diario Pontino": una pubblicazione di riferimento per il nostro territorio....

Il "Diario Pontino" valido strumento di riflessione 
per la nostra comunità reale !
Nuova importante e bella iniziativa di Alberto Reggiani.


Bravi ! Complimenti !
Ho avuto modo di leggere il nuovo numero del "Diario Pontino", il mensile voluto e diretto da Alberto Reggiani, valido strumento di riflessione che interpreta la comunità reale del nostro territorio; comunità che oggi sta vivendo momenti di garnde confusione sia sotto l'aspetto economico (vedi tutta la questione della Camera di Commercio Latina-Frosinone e la crisi delle nostre imprese locali e famiglie), sia sotto l'aspetto politico e prettamente sociale.
Nel numero di Aprile del mensile, vi è una fotografia della realtà pontina con un focus sulla nostra Città che ci offre una ventata di radici culturali ed urbanistiche che, forzatamente, oggi vi è chi vuole sottacere o cercano di annullare fittiziamente.
Latina necessità di nuove voci di confronto culturale e sociale. Il confronto (vero) fa crescere; il penssiero unico radical-schic (ormai datato anni 70) porta ad un distacco tra la comunità reale e chi non riesce ad interpretare il comune sentire del territorio, parlando una lingua incomprensibile ai più.
Latina ha oggi molte positività imptrenditoriali, culturali, positività sociali e "buone pratiche" che devono essere messe in rete e guardare propositivamente non solo "al domani", ma alla prassi quotidiana. Solo facendo sinergia, solo "connettendo" le tante "agenzie" economiche, politiche, educative, associative locali si può sperare (e si deve!) ripartire alla grande. Lo dobbiamo a noi stessi e ai nostri figli.
Buon lavoro agli amici del "Diario Pontino".

venerdì 6 aprile 2018

Scoprire e vivere il Rotary ....


“Alle fonti del Rotary”
Il Rotary in 367 pagine.

Cosa è il Rotary ? Come opera ? Quale vision persegue ?Chi è il rotariano ?
Sono queste le maggiori domande che quotidianamente ci pongono.
Le risposte sono puntuali e precise, anche supportate dai numerosi strumenti come i siti web o le pubblicazioni internazionali, distrettuali o di Club.
Oggi abbiamo un valido e fondamentale strumento in più: “Alle fonti del Rotary”, un vero dizionario enciclopedico rotariano, ad opera di Renzo Bianchi, socio del Club “Torino Nord Ovest” che ha raccolto non solo tutto “il mondo Rotary” in 367 pagine, ma ha anche approfondito numerose tematiche che segnano il passo al nostro “essere rotariani”, citando, in un paio di passaggi, anche l’insegnamento di Benedetto XVI.

Molto spesso ci troviamo travolti dalla routine e non sempre riusciamo a tener ben presente l’obiettivo finale del nostro lavoro; vi è il rischio di “limitarci” nel proprio Club di appartenenza se non “guardiamo fuori” e se non ci lasciamo appassionare e “travolgere”.

Ho avuto modo di approfondire questo testo e, pagina dopo pagina, mi sono sempre più incuneato nella grande famiglia rotary.
Numerose le sfumature valoriali, in particolare quando Renzo Bianchi approfondisce tematiche come l’ Amicizia, il Codice deontologico rotariano, l’impegno per la cultura e per la formazione, il concetto di leadership, l’importanza di “fare opinione”, i rapporti del Rotary con il nostro tempo, l’importanza di un Rotary vissuto e che sappia fare sintesi tra il Rotary “scritto” e quello “praticato”…il tutto guardando al senso del “servizio” e allo “stile rotariano” che deve essere innato in tutti noi.

Parlare di Amicizia ci porta alle riflessioni di Paul Harris che definiva l’ Amicizia la roccia sulla quale è stato costruito il Rotary e Bianchi evidenzia come non si tratti di amicizia personale ma “del collante che motiva l’appartenenza di tutti i soci ad uno stesso club, quella che ci fa salutare con gioviale rispetto un rotariano riconosciuto dalla rotellina in una qualsiasi parte del mondo, che ci rassicura di avere un amico qualificato in ogni settore di attività ovunque vi sia un club.” Già qui si apre un mondo intero !

Altro punto essenziale, che dovrebbe a mio avviso essere sempre riproposto, è quello che oggi viene definito “Rotarian Code of Conduct”, il codice deontologico cui tutti i rotariani sono chiamati a seguire e che è strettamente posto in relazione alle famose quattro domande, quando si chiede al rotariano un comportamento eticamente responsabile nel quotidiano e nella propria vita professionale, ciò poi ci riconduce al concetto di “stile rotariano”, quando Renzo Bianchi, autore del Dizionario, ci evidenzia che “il rotariano deve essere riconoscibile. Il suo patrimonio morale è guidato dall’integrità e dalla lealtà…”, per poi arrivare al “Nuovo Umanesimo” che, richiamandosi alla “Caritas in Veritate” di Benedetto XVI, vuole il Rotary in cammino affinchè “l’uomo riprenda il dominio sulla tecnica e affronti con visione coerentemente umana i problemi di convivenza dei popoli e di protezione del pianeta”.

Il Dizionario è poi ricco di approfondimenti sulla prassi quotidiana delle attività, una “fotografia” del Manuale di Procedura, interessanti cenni sulle strutture dei vari Distretti e Paesi. Uno strumento valido per tutti i dirigenti ma che dovrebbe essere letto da tutti i soci, specialmente i più giovani ma chi ha diversi anni di impegno rotariano dovrebbe sempre porsi in un atteggiamento di discente.

Molti sono gli spunti per approfondimenti; molte le sollecitazioni offerte da Renzo Bianchi che ci fa entusiasmare del nostro Rotary.

Latina 6 aprile 2018
Ivan Simeone

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