giovedì 27 giugno 2019

"MICROCREDITO": OPPORTUNITA' PER FAMIGLIE E PICCOLE IMPRESE !


IL PUNTO

Pubblichiamo l'articolo pubblicato sull'ultimo numero del magazine "La Ruota"-Giugno 2019.

Dalla tradizione cristiana un moderno strumento solidale.

Il “MICROCREDITO” (vero)…
….UNA OPPORTUNITA’ !

Tra speranza e “bufale” il microcredito possibile.
Facciamo il punto. Il ruolo del Rotary

di Ivan Simeone

In questo numero de “La Ruota”, cerchiamo di focalizzare la nostra attenzione su uno degli strumenti di service, più cari al mondo rotariano: il microcredito.
Quando oggi parliamo di questo strumento, parliamo di tutto ma, poi, ci accorgiamo che il termine è alquanto “liquido” e rischia di essere sottoposto a molteplici interpretazioni.
E’ un termine oggi molto (forse troppo) utilizzato, anche a sproposito.
Spesso troviamo forme di pubblicità che promuovono il prodotto di “microcredito” di questo o quell’Istituto bancario e, se poi andiamo ad approfondire, trattasi un normale prestito, contenuto nell’importo, sempre con garanzie. Nulla di più. Qualche eccezione per forme di convenzioni con un qualche Istituto caritatevole.
Ma è questo “Il Microcredito” ? Andiamo per ordine.

Innanzitutto cosa è il microcredito ?

Secondo la definizione della Treccani (edizione rigorosamente on line), è la “concessione di crediti per importi di entità ridotta a piccoli clienti in situazione di povertà, praticato dal sistema delle banche etiche”,  come tutti ormai conosciamo.
Alla ribalta della cronaca è sobbalzato grazie al premio Nobel Muhammad Yunus (il Banchiere dei poveri), con le sue iniziative legate al circuito della Grameen Bank (la Banca del Villaggio). Siamo nel 1976, ma le origini risalgono all’esperienza sociale legata al mondo cristiano.

Già con San Bernardo da Chiaravalle fondatore dei monaci Cistercensi ed ispiratore della regola dell’Ordine Templare, i primi veri banchieri –come ci rammenta il prof. Leonardo Becchetti- si parlava di un utilizzo del “denaro donato”, finalizzato ad un reinserimento sociale. Siamo intorno al 1.100 per arrivare poi al primo Monte dei Pegni ad Ascoli nel 1458. Con il Monte dei Pegni (o Monte di Pietà) siamo alla fine del XV secolo con i frati francescani che si adoperarono per contrastare l’usura dell’epoca. Sono proprio gli Ordini Mendicanti, primo fra tutti quello francescano, che hanno fondato i primi istituti di credito “finalizzati a fornire le piccole somme di denaro necessarie alla sussistenza dei poveri”. Il più antico è quello di Perugia nel 1462.
I Monti di Pietà furono approvati nel 1515 da Papa Leone X con la bolla “Inter multiplices”.
Ancora una volta si evidenzia il ruolo sociale e solidale del mondo cristiano dell’epoca, che va ben oltre alla complessa parentesi avignonese; periodo ancora avvolto in lucci ed ombre di un periodo, quello medioevale, che possiamo considerare dal 500 al 1500, secondo il medievalista Le Goff, anche se la storiografia ufficiale lo colloca a partire dall’anno 1000.
Giusto per la cronaca, i Monti di Pietà furono poi “spogliati” dalle truppe Napoleoniche intorno al 1796….ma questa è un’altra storia.
Sull’uso del denaro è interessante approfondire il saggio di Jacques Le Goff , “Lo sterco del diavolo”, sul ruolo e sulla visione del “soldo” all’epoca del medioevo, questo medioevo tanto vituperato a sproposito ma culla e bozzolo del nostro quotidiano.

Ma quante sono le forme e le diverse modalità di microcredito ?

Molte le opzioni ma vi è un unico denominatore che possiamo sintetizzare con la definizione del Prof. Leonardo Becchetti ovvero ““meccanismo di finanza socialmente orientata con caratteristiche di mutualismo e solidarietà..”, orientato verso quei soggetti più deboli e che non hanno le famose “garanzie” per poter accedere al sistema creditizio ordinario.
Spesso, tramite iniziative legate alle Istituzioni, vi sono forme di piccoli prestiti agevolati per i giovani che vogliono avviare piccole attività produttive e/o legate all’imprenditoria femminile, giovani o per particolari categorie svantaggiate.
Tali erogazioni avvengono per tramite di Enti legati alle regioni o particolari Istituti creditizi di scopo, come ad esempio l’attività dell’Artigiancassa Spa o della Banca etica.

Quando si parliamo di microcredito entriamo nell’ambito della “finanza etica” e qui si apre tutto un interessantissimo mondo.
Una cosa deve essere chiara a tutti. Questi strumenti non sono la panacea della crisi economica, non sono “la soluzione”, ma certamente uno strumento per intervenire direttamente e concretamente su situazioni di emergenza e di disagio; strumento che aiuta la coesione sociale, strumenti legati al concetto di sussidiarietà (altra nozione cristiana) e a quello della finanza etica che va a coniugare il profitto con un rendimento “sociale”. A livello figurativo, scusate la semplicità, il microcredito ha lo stesso compito che nehli ospedali hanno i pronto soccorso: dare risposte veloci ed immediate, per poi intervenire in maniera organica sul problema e risolverlo.

Nella tradizione si individuano cinque diverse forme di microcredito: il microcredito tradizionale informale, prestiti di gruppo ovvero quelli con una forte valenza mutualistica come i fondi rotativi e le tontine, i piccoli prestiti erogati dai normali Istituti di credito, i crediti cooperativi e il microcredito moderno

Il nostro ordinamento….

Nel nostro ordinamento, il microcredito (quello vero e normato) è regolamentato dal TUB (testo unico bancario, articoli 111 e seguenti) e prevede importi con un tetto massimo di 25 mila euro, non assistito da garanzie reali, finalizzato all’avvio o allo sviluppo di iniziative imprenditoriali o all’inserimento nel mercato del lavoro e accompagnato da servizi ausiliari di assistenza e monitoraggio. Riferimento istituzionale è l’ Ente Nazionale del Microcredito, ma non pochi sono i soggetti privati che si muovono in tale ambito, come la Fondazione Grameen Italia che vede il microcredito come un vero processo sociale basato sull’impegno personale, CONFIDI di garanzia rivolti alle start up ed alle piccole microimprese del mondo dell’artigianato in primis, il Microcredito Italiano Spa e diversi Istituti bancari.
 
Le iniziative del mondo Rotary

Il Rotary International è presente a pieno titolo in queste dinamiche di promozione sociale, principalmente per il tramite della nostra “Fondazione Rotary”, in ossequio al principio di service che da sempre lo distingue.
Molti Club singolarmente e Distretti operano con progetti che interagiscono direttamente con la metodologia del microcredito e della micro finanza, spesso in partenariato con Istituti finanziari e/o di cooperazione internazionale. Anche nel nostro Distretto Rotary 2080 abbiamo avuto, negli anni scorsi, una qualche “attenzione” sulla materia.

In particolare il Rotary opera per tramite del gruppo di Azione Rotariana denominato “Microfinanza e Sviluppo comunitario” ( http://ragm.org) con numerosi progetti e azioni di intervento diretto e concreto sui territori internazionali, nonché una azione di informazione e di contatto con le più affidabili realtà di micro finanza locali.

Il nostro “Rotary Club Latina”, segue da tempo la tematica. Nel 2007 (Presidente del Club era Galileo Costanzo), con l’amico rotariano Giancarlo Scala parlai dell’esperienza di Yunus, per poi riaccendere i riflettori sulla tematica nel 2015 anche in vista di un progetto distrettuale, poi arenatosi.

Da rilevare come, in un congresso sulla riqualificazione di bilancio del 2008, organizzato dal sottoscritto presso l’Università di Latina, dove il Prof. Maurizio Berruti, evidenziò l’importanza del microcredito e della micro finanza in genere a sostegno delle piccole imprese, con un sistema sinergico tra Camere di Commercio, Istituti bancari, Consorzi di garanzia fidi e Associazioni di categoria datoriali, strumento essenziale anche per contrastare il fenomeno dell’usura e per far emergere la piaga del lavoro sommerso, il tutto accompagnato da una intensa attività formativa finalizzata ad un corretto approccio con il mondo del credito. Un esempio di “best practice”.

Ovviamente bisogna sempre stare attenti alle numerose “bufale” che girano sul mercato, principalmente mezzo web o per tramite del famoso “amico dell’amico” che ha in tasca la soluzione miracolosa al problema di turno. Attenzione. Bisogna sempre verificare con chi si tratta e ad Istituzioni autorevoli, professionisti “certificati” iscritti ad Ordini professionali e che siano espressione di Istituti bancari, Enti riconosciuti o primarie Associazioni datoriali, firmatarie di contratti nazionali e ben conosciute sul territorio.

 

Dove orientarsi ?

      “Il microcredito”di Leonardo Becchetti, Ed. Il Mulino
      Il Banchiere dei Poveri” di M. Yunus, Ed. Feltrinelli
      “Benedetta Economia” di Luigino Bruni, Ed. Città Nuova
      L’ Economia di comunione” di Chiara Lubich, Ed. Città Nuova
      “Lo sterco del diavolo” di J.Le Goff , Ed. Laterza

·         www.grameenitalia.it
·         www.bancaetica.it
·         www.microcredito.gov.it
·         www.artigiancassa.it
·         http://ragm.org

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