Azione rotariana sul territorio. Rossi e
Pacchiarotti relatori della serata organizzata all’hotel Europa
Rotary e Rotaract Club Latina e Rotary Latina
Circeo
a
sostegno della Lega Tumori
Il presidente Ivan
Simeone: «Fondamentale il rapporto con il mondo del volontariato»
Continua l’impegno concreto del Rotary in favore della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori –
sezione di Latina. Ad illustrare gli importanti traguardi raggiunti nel
corso di questi anni e i progetti futuri legati alla ricerca ci hanno pensato Alessandro Rossi e Alberto Pacchiarotti, rispettivamente presidente e vicepresidente
della LILT di Latina, nel corso della conviviale promossa in interclub dal
Rotary Latina presieduto da Ivan Simeone,
Rotary Latina Circeo presieduto da Marco
Rustici e Rotaract Latina presieduto da Andrea Nicotra. Presente anche l’assistente del governatore, Pino Orlandi.
«Ancora una volta, in linea con il
tema scelto dal presidente internazionale Kalyan Banerjee ( “Conosci te stesso per abbracciare l’umanità”),
la nostra azione rotariana è protesa al
territorio – ha affermato il presidente Simeone – Quello con la LILT
di Latina è un legame consolidato e il rapporto con il mondo del volontariato
in generale è fondamentale per fare rete e raggiungere insieme obiettivi
concreti».
I numeri della LILT di Latina, che lo scorso novembre ha festeggiato
trent’anni di attività sul territorio, parlano chiaro: oltre
trentamila le visite gratuite che sono state effettuate dal 1996 nell’ambito
del progetto melanoma e più di cento le borse di studio che sono state erogate
a medici, infermieri e tecnici a sostegno del padiglione «Giorgio Porfiri»
dell’ospedale civile «Santa Maria Goretti».
«Grazie
al Rotary Latina – ha spiegato Rossi – la
diagnostica del melanoma ha fatto passi da gigante in provincia. Quello donato
dal Rotary Club, infatti, fu il primo strumento disponibile che ha permesso di
dare vita a un percorso multidisciplinare ancora oggi attivo. Non dimentichiamoci,
poi, della “camera calda”». Ora l’attenzione è puntata sulla medicina
preventiva e sullo studio delle proteine tumorali. Il futuro, dunque, è nella
ricerca. «Parliamo di medicina predittiva, anche personalizzata,
– ha concluso Pacchiarotti – per terapie
mirate e più efficaci. Le attività intraprese finora si sono dimostrate tutte solide».
Ricordiamo che la Lilt, oltre agli ambulatori gratuiti
di dermatologia, ecografia ginecologica, senologia ed endoscopia, dove si
eseguono colonscopie in soggetti i cui familiari sono stati affetti da cancro
del colon retto, ha introdotto per prima nel territorio pontino il test per
papilloma virus di alto rischio come test di primo livello, nelle donne dai 35
anni in su, nella prevenzione del carcinoma della cervice uterina.
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