sabato 25 febbraio 2012

Nuova iniziativa del RC Latina a sostegno della LIT.


Azione rotariana sul territorio. Rossi e Pacchiarotti relatori della serata organizzata all’hotel Europa
Rotary e Rotaract Club Latina e Rotary Latina Circeo
 a sostegno della Lega Tumori

Il presidente Ivan Simeone: «Fondamentale il rapporto con il mondo del volontariato»





Continua l’impegno concreto del Rotary in favore della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – sezione di Latina. Ad illustrare gli importanti traguardi raggiunti nel corso di questi anni e i progetti futuri legati alla ricerca ci hanno pensato Alessandro Rossi e Alberto Pacchiarotti, rispettivamente presidente e vicepresidente della LILT di Latina, nel corso della conviviale promossa in interclub dal Rotary Latina presieduto da Ivan Simeone, Rotary Latina Circeo presieduto da Marco Rustici e Rotaract Latina presieduto da Andrea Nicotra. Presente anche l’assistente del governatore, Pino Orlandi.
«Ancora una volta, in linea con il tema scelto dal presidente internazionale Kalyan Banerjee (Conosci te stesso per abbracciare l’umanità”), la nostra azione rotariana è protesa al territorio – ha affermato il presidente Simeone – Quello con la LILT di Latina è un legame consolidato e il rapporto con il mondo del volontariato in generale è fondamentale per fare rete e raggiungere insieme obiettivi concreti».
I numeri della LILT di Latina, che lo scorso novembre ha festeggiato trent’anni di attività sul territorio, parlano chiaro: oltre trentamila le visite gratuite che sono state effettuate dal 1996 nell’ambito del progetto melanoma e più di cento le borse di studio che sono state erogate a medici, infermieri e tecnici a sostegno del padiglione «Giorgio Porfiri» dell’ospedale civile «Santa Maria Goretti».
«Grazie al Rotary Latina – ha spiegato Rossi – la diagnostica del melanoma ha fatto passi da gigante in provincia. Quello donato dal Rotary Club, infatti, fu il primo strumento disponibile che ha permesso di dare vita a un percorso multidisciplinare ancora oggi attivo. Non dimentichiamoci, poi, della “camera calda”». Ora l’attenzione è puntata sulla medicina preventiva e sullo studio delle proteine tumorali. Il futuro, dunque, è nella ricerca. «Parliamo di  medicina predittiva, anche personalizzata, – ha concluso Pacchiarotti – per terapie mirate e più efficaci. Le attività intraprese finora si sono dimostrate tutte solide».    
Ricordiamo che la Lilt, oltre agli ambulatori gratuiti di dermatologia, ecografia ginecologica, senologia ed endoscopia, dove si eseguono colonscopie in soggetti i cui familiari sono stati affetti da cancro del colon retto, ha introdotto per prima nel territorio pontino il test per papilloma virus di alto rischio come test di primo livello, nelle donne dai 35 anni in su, nella prevenzione del carcinoma della cervice uterina.

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