Iniziativa di "Confartigianato" con CCIAA, martedì 14 maggio - Hotel Europa di Latina.
IMPRESA:CRISI O SVILUPPO ?
Aprire un confronto propositivo con tutti i soggetti sociuali del territorio.
Martedì prossimo, 14 maggio, all'Hotel Europa di Latina (ore 17.00) ci si confronterà su "L' impresa:crisi o sviluppo ?".
Si parlerà di etica d'impresa e di sussidiarietà.
Si cercherà di ragionare per affronatre con propositività questa crisi economica e finanziaria che sta attanagliando sia le nostre piccole imprese che tutta la comunità sociale.
Se ne parlerà con autorevoli relatori come Mons Alfredo Abbondi, Paolo Pugni consulente aziendale ed autore di numerosi saggi sul management e sulla leaderschip, con Pierluigi Bartolomei direttore dell'importante centro di formazione professionale ELIS di Roma, con il Presidente dell'Ente Fiera di Roma Mauro Mannocchi e con la Presidente regionale dell' Ente bilaterale EBLART Alessandra Bianchi e tanti altri amici.
Hanno aderito all'iniziativa gli Ordini professionali dei Commercialisti e dell'Albo dei Consulenti del Lavoro con la Federmanager.
L' iniziativa è della "Confartigianato Imprese Latina" con la Camera di Commercio.
Sono stati invitati le Organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL e UGL con tutte le principali Associazioni di categoria datoriali. Una opportunità di confronto e dibattito per operare tutti insieme a sostegno dell'economia del nostro territorio che deve tornare ad essere realmente propositivo e protagonista.
Il Forum ha ricevuto il Patrocinio del Comune di Latina e della Provincia.
1) Perché questa iniziativa ? Perché questo progetto ?
Quando è scoppiata,
qualche anno fa, questa grande e profonda crisi economica, era appena stata
promulgata l’ Enciclica “Caritas in Veritate”
che, all’epoca, fece molto scalpore per gli argomenti e per l’attualità del
momento.
Ancora oggi, questo
importante documento è una vera “bussola” per orientarsi nel quotidiano. Non
solo Enciclica “economica” ma un documento complesso e realmente “sociale”.
In quello stesso
periodo, in “Confartigianato Latina”, organizzammo un semplice incontro con
alcuni amici imprenditori e professionisti per analizzarla. Questo appuntamento
riscosse molto interesse, tanto da far partire quelli che oggi chiamiamo “gli incontri del Sabato”…..incontri
mensili, un sabato mattina, incontri informali per analizzare i problemi del
momento ma con un’ottica differente.
Da questi semplici
appuntamenti, nacque il voler cercare di affrontare le dinamiche aziendali non
solo con l’erogazione di servizi o con l’attività sindacale (cose queste
certamente importantissime) ma valorizzando sempre di più il fattore “persona”;
il bisogno dell’ uomo imprenditore che, nella microimpresa e nell’azienda
artigiana, è egli stesso lavoratore.
Da questi appuntamenti
sono scaturite nuove iniziative e rapporti, come la nostra partecipazione, con
diverse imprese della provincia di Latina, al Meeting Internazionale di Rimini, lo scorso Agosto, incontri sulla sussidiarietà, sull’etica…..
Oggi, dinanzi al perdurare di questa “crisi” ci siamo
domandati cosa fare, come poter aiutare le nostre attività oltre i normali
servizi di assistenza o sindacali.
Abbiamo deciso di
dare vita ad un piccolo progetto organico, supportati dalla Camera di Commercio,
per cercare di trasmettere un input di positività e di attiva sinergia. Abbiamo
dato vita ad un questionario, per
rafforzare un dialogo con le attività d’impresa e cercare di monitorare alcune
priorità. Abbiamo dato vita ad alcuni focus
group sul territorio provinciale tra imprenditori, ed oggi questo momento
di confronto…punto di arrivo ma anche momento di ripartenza.
Noi crediamo che questa crisi si debba affrontare con un
“occhio nuovo”, con un “atteggiamento” nuovo e con la consapevolezza che, passato
il momento di emergenza, tutto non tornerà più come prima ma, probabilmente,
dovremmo affrontare le dinamiche aziendali e del lavoro con maggior
consapevolezza e con una maggior profondità valoriale che si affiancherà alle
logiche del profitto e della produttività.
I problemi che
attanagliano le nostre piccole imprese ormai li conosciamo bene; in ogni
incontro, convegno o tavolo istituzionale li ripetiamo sempre….parole al vento:
troppa burocrazia anche negli Enti locali, problemi sulle dinamiche della
formazione, accesso al credito…ma molte sono anche le responsabilità
dell’imprenditore che non riesce ancora a fare rete e aspetta sempre che
qualcuno o qualcosa intervenga…..
Oggi, sul tavolo
della discussione, ci sono in gioco termini che forse dovremmo meglio
comprendere e su qui riflettere. Oggi sentiamo parlare di etica d’impresa, di
responsabilità, di sussidiarietà……. Ma di cosa stiamo parlando ?
2) Crisi: sfida per un cambiamento….
E’ questo il primo
momento di confronto. Il documento, a cura di Comunione e Liberazione, che
analizzava il momento della crisi in
un’ottica di “cambiamento”. Un momento di criticità che non deve essere subito
ma affrontato pro positivamente…”La
realtà ci rimette continuamente in moto, provocandoci a prendere posizione di
fronte a ciò che accade..” una vera chiamata a responsabilità attiva per
tutti noi operatori, imprenditori… Il momento che stiamo vivendo è anche un
invito a guardare “la crisi come
opportunità: essa, infatti, costringe a rendersi conto del valore di cose a cui
non si pensa finchè non vengono meno, per esempio la famiglia, l’educazione, il
lavoro…”
Ecco che nel nostro
agire bisogna riscoprire il senso vero
delle cose, del lavoro in azienda, dell’attività in ufficio o nell’impresa…una
visione di responsabilità nuova e condivisa.
In tutto questo anche la politica, i singoli
Amministratori pubblici hanno le loro “responsabilità” per il bene comune e non
l’interesse di parte.
3) Cosa è la sussidiarietà ?
Oggi la sussidiarietà
è un termine, purtroppo, spesso abusato ma poco attualizzato nel quotidiano.
Pochi sanno che la
“sussidiarietà” è entrata sia nella nostra Costituzione italiana nel 2001 (Art.
118 della Costituzione – riforma del titolo V) che nel diritto comunitario
(inserito nel Trattato di Maastricht del 1992) ed è, insieme alla solidarietà,
uno degli assi portanti del magistero sociale della Chiesa cattolica.
Il termine lo
focalizza molto bene Giovanni Paolo II
nell’Enciclica “Centesimus annus” del 1991 quando dice: “…deve essere rispettato il principio di sussidiarietà: una società di
ordine superiore non deve interferire nella vita interna di una società di
ordine inferiore, privandola delle sue competenze, ma deve piuttosto sostenerla
in caso di necessità ed aiutarla a coordinare la sua azione con quella delle
altre componenti sociali, in vista del bene comune”.
Da questo concetto
scaturisce poi l’attualità dei corpi
intermedi, dei vari soggetti sociali associazionistici, cooperazione….tutto
un mondo legato al no profit che di fatto unisce il semplice cittadino, preso
come individuo, come singolo, allo Stato.
Una “sussidiarietà
orizzontale” basata sul presupposto secondo cui alla cura dei bisogni
collettivi e alle attività di interesse generale provvedono direttamente i
privati cittadini (sia come singoli che come associati) e i pubblici poteri
intervengono in funzione sussidiaria, di programmazione, di coordinamento…..
4) Impresa ed etica ?
Quale rapporto tra
impresa ed etica nella piccola impresa ? Spesso quando parliamo di etica ci
viene alla mente il “codice etico” che ormai quasi tutte le grandi aziende e/o
organizzazioni adottano un codice di comportamento e valoriale certamente
importante e valido ma, forse, quando ci rivolgiamo all’impresa familiare, alla
piccola e piccolissima azienda dovremmo orientarci sulla persona
dell’imprenditore e/o dello stesso lavoratore.
Quale comportamento etico
sul lavoro ?
Quale senso dare al nostro lavoro quotidiano ?
Qui mi viene alla
mente la domanda che si pone Tischner
: “ ….Quale è la nostra idea di lavoro ?”
Sono questi gli
interrogativi cui dovremmo riuscire a rispondere. Forse, laicamente parlando,
bisognerebbe riuscire ad andare oltre al solo (se pur importantissimo e
fondamentale) aspetto legato al salario… ai soldi che si guadagnano ma dare
anche un Valore alto al proprio impegno quotidiano in azienda. Lavorare per un
progetto, per un disegno più a lunga portata e non che si concluda con la sola
“mensilità”.
Qui il maestro è l’
amico Paolo Pugni che nel suo saggio
“Lavoro & Responsabilità” ha ben evidenziato queste dinamiche e questi
percorsi possibili.
“L ‘etica –ci rammenta Pugni riprendendo
l’insegnamento aristotelico- non è una
raccolta di codici e di affermazioni altisonanti da tener appese al muro o da
esporre nei siti aziendali, o codici di norme per risolvere i dilemmi; è
piuttosto qualche cosa di correlato al carattere sviluppato attraverso azioni
libere e razionali…..etica come la guida per la realizzazione della pienezza
umana e l’eccellenza della persona”.
5) Le nostre piccole imprese….
Tutto ciò fa
riflettere non poco sul ruolo e il futuro delle nostre piccole imprese; aziende
familiari, artigianali ….. imprese che
producono utile e occupazione ma che, di contro, non vengono mai considerate
come si dovrebbe, relegate a situazioni residuali.
Le sfide lanciate da
questa crisi ci impongono un riposizionamento del fare impresa. Fino ad oggi un
modello economico fondato esclusivamente –come evidenziato da Maria Cristina
Marchetti in “Sfide ed opportunità del tempo di crisi”- su una concezione
individualistica e legata al profitto.
Oggi bisogna riuscire ad “andare oltre”.
Punto focale è il “saper fare” ecco che vi è una
dinamica che porta necessariamente alla concretezza del lavoro, alla
produttività, alla partecipazione della produzione dell’impresa.
Le piccole imprese
che costituiscono in Europa come in Italia oltre il 90% delle aziende.
Intuizioni vi sono ma
non vengono poi recepite nel tessuto politico; vedi lo Small business Act del 2008 che ancora –se pur recepito
dall’ordinamento italiano- rimane materia da convegno. Ecco che si fa pesante la responsabilità della politica e del politico
di turno che non riesce oggi a gestire queste dinamiche di cambiamento.
Oggi dinanzi a queste
“turbolenze” economiche –che mettono in crisi profonda molte piccole attività
d’impresa che oggi sono realmente costrette a chiudere, bisogna affrontare il
quotidiano diversamente. Bisogna non far crescere solo l’imprenditore in quanto
tale, ma la stessa Azienda come soggetto giuridico per meglio strutturarla
dinanzi alle varie Basilea 1, 2 e 3. Bisogna guardare alla qualità della
produzione e puntare su una nuova sostenibilità economica, ambientale e
sociale. Bisogna dare maggior spazio alla produzione rispetto ai servizi….tutti
input su cui riflettere.
Ivan Simeone
direttore
Confartigianato Imprese Latina
Riferimenti utili:
Benedetto XVI –
Enciclica “Caritas in Veritate”
Compendio della
dottrina sociale della Chiesa – Il principio della sussidiarietà – Cap. IV
Paolo Pugni – “Lavoro
& Responsabilità” Ed Ares
Paolo Pugni – “L’
anima del Leader” Ed. Ares
Fazio – Donati –
Fitte – “Il lavoro all’inizio del nuovo secolo” Ed. Edizioni Lavoro
Jòzef Tischner –
“Etica della solidarietà e del lavoro” Ed. ITACA
Giulio Sapelli –
“Elogio della piccola impresa” Ed. Il Mulino
Josè Luis Illanes –
“La santificazione del lavoro” Ed. Ares
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