Lettera di Dicembre 2011, del presidente del Rotary Club Latina Ivan Simeone.
"La famiglia e il Santo Natale: una sfida continua verso noi stessi".
Cari Amici e Soci rotariani, questa lettera verrà sicuramente pubblicata in prossimità delle festività natalizie e, come ben sapete, il mese di dicembre è dedicato alla “famiglia” ed è proprio su questa tematica che vorrei fare, con voi, qualche riflessione “ad alta voce”. In questi ultimi mesi abbiamo cercato di lavorare insieme su diverse tematiche: il banco alimentare per le famiglie in difficoltà, la raccolta dei fondi per l’eradicazione definitiva della piaga della poliomelite, una rinnovata attenzione ai figli dei reclusi, con i nostri amici medici stiamo lavorando sulla prevenzione del melanoma….. mettendo ognuno di noi, sul tavolo rotariano, le nostre risorse, le nostre amicizie e le nostre azioni quotidiane. Abbiamo approfondito tematiche economiche….ma tutto il nostro agire ha, in definitiva, cercato di focalizzare “la persona” con tutto il suo carico di esigenze, mai forte come in questo periodo di crisi che stiamo vivendo. Mi torna alla mente una frase di Havel, nel “Potere dei senza potere” quando dice che bisogna lottare per le intenzioni della vita e che la prima politica è vivere, dando un senso alla quotidianità….. In prossimità del Natale non voglio cadere nel buonismo sdolcinato (che non serve a nulla, anzi spesso è ricco di ipocrisie se non accompagnato da Valori veri), ma mi chiedo quale senso dare a quella che, per eccellenza, è la festa della Famiglia. Sotto le festività tutti noi corriamo tra il lavoro di tutti i giorni e la frenesia festaiola…..si comprano regali, si organizzano le feste (chi, dove, quando…mediazioni familiari…), ma chi pensa al Natale ? Perché non proviamo, un minuto, a fermarci ed a rifletterci un po’ su ? Perché non ammiriamo il presepe e cerchiamo di pensare al suo significato ultimo, magari facendolo insieme in famiglia ? La Famiglia rischia di essere “sconosciuta” o solo soggetto da riempire di regali ma con poca attenzione vera ! San Josemarìa Escrivà, un sacerdote spagnolo santificato da Giovanni Paolo II, in una sua omelia per il Natale del 1970, ci “racconta” della famiglia in maniera tremendamente concreta ma, nello stesso istante, con una visione più Alta: “La vita famigliare, i rapporti coniugali, la cura e l’educazione dei figli, lo sforzo economico per sostenere la famiglia, darle sicurezza e migliorarne le condizioni, i rapporti con gli altri componenti della comunità sociale: sono queste le situazioni umane più comuni che gli sposi cristiani devono soprannaturalizzare”….certo è impegnativo ma le cose tiepide non sono sempre le migliori. Dovremmo cercare di considerare sempre più la famiglia come un “focolare luminoso e allegro”….come quello della Sacra famiglia di Betlemme…..perchè non ci riflettiamo ? Il presepe non sono alcuni pupazzi messi lì per caso, ma un modo per rammentarci chi siamo e da dove veniamo; la nostra cultura, la nostra origine. Un modo per farci ricordare quale è il senso della vita quotidiana, se pur tra mille difficoltà e problemi. Senza sdolcinamenti ma con sano realismo e i piedi ben piantati per terrà, guardiamo alle nostre famiglie in maniera differente. Cerchiamo di guardare al Natale in maniera “nuova”, rivalorizzando la dimensione familiare, nelle piccole cose, anche con un semplice sorriso. Tutto questo ha un senso ancora maggiore per chi, come noi, ha liberamente accolto l’invito di essere rotariani; di portare sul bavero della nostra giacca la ruota, simbolo di amicizia, di solidarietà….un simbolo che deve farsi prassi quotidiana di azione propositiva verso e per la nostra comunità; la nostra prima comunità è la nostra Famiglia! Da qui dobbiamo partire, altrimenti che senso ha il nostro agire ? E’ semplice fare grandi azioni (momentanee!) ma è difficile essere coerenti nelle piccole cose del quotidiano, con costanza e coerenza. Qui è la nostra scommessa e il nostro agire. Buon Santo Natale a tutti.
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