domenica 23 luglio 2017

Centro Alta Diagnostica di Latina: una risorsa per tutta la comunità !


Sosteniamo il Centro di Alta Diagnostica di Latina. 
Un bene per tutta la nostra Comunità !


In questi giorni si susseguono -giustamente- gli interventi a sostegno del Centro di Alta Diagnostica di Latina, eccellenza sociale e della prevenzione sanitaria finanziata dalla Fondazione Roma, grazie al suo Presidente Prof. Emmanuele Emanuele e all' Avvocato Alfredo Loffredo, referente pontino della Fondazione. 
L'intervento ha visto anche l'impegno economico della Provincia di Latina e il supporto amministrativo del Comune di Latina.

Oggi vediamo messo a rischio questa bella realtà, causa un diniego amministrativo della Regione Lazio.
Non entriamo nel merito amministrativo, non è il nostro ruolo, ma dobbiamo evidenziare come questo progetto, nei fatti, sia stato avversato da tempo, quando poi porterebbe su Latina una eccellenza in ambito professionale sanitario e una opportunità di crescita economica per tutta l'area, viste le ricadute riguardo ai servizi e all'accoglienza.

Si auspica che il Comune di Latina con il Sindaco Damiano Coletta, i Parlamentari pontini e le Istituzioni tutte possano collaborare per far sanare i motivi di questo "diniego" regionale. 

Voci (sicuramente maledicenze 😁 ! ) verrebbero potenti lobby romane all'azione per portare il Centro di Alta Diagnostica nella Capitale, scippandolo a Latina....quando poi tutta la struttura è ormai quasi pronta al centro della nostra Città.

La battaglia non è partitica. Non centra nulla destra sinistra o centro; questo o quel colore ideologico. Centra solo il bene per la nostra Città e per la provincia pontina tutta. Non bisogna spostare il problema su posizioni di scontro ideologico....come si direbbe a Roma: "non c'azzecca niente" !!!
Speriamo in un sussulto di orgoglio dei nostri politici e delle nostre Istituzioni !

Ivan Simeone

venerdì 7 luglio 2017

Riappropriarsi della politica...la sfida di Adriano Romualdi.




Riappropriarsi della Politica tra Cultura,
Valori e Corpi Sociali.

La sfida, sempre attuale, di Adriano Romualdi.
Articolo pubblicato sul quotidiano on line "Il Giornale d'Italia"


di Ivan Simeone


Quali sfide culturali a destra ? Quali progetti ? Quali percorsi seguire ?
In questi ultimi mesi si registra un nuovo fermento “movimentista” nel mondo ormai poliedrico della destra, una destra che ancora sta andando in ordine sparso e, ad oggi, appare ai più senza una vera strategia.
Una destra che bisogna ridefinire e riposizionare strategicamente e culturalmente. Un “movimento” di destra che deve riuscire ad affrontare le nuove sfide che oggi questa cultura “liquida” e relativa sta imponendo a tutta la nostra società.
Ma cerchiamo di essere pragmatici.
Oggi stiamo assistendo ad una messa in discussione di tutti quei Valori che sono fondanti per la nostra cultura occidentale. La Famiglia è messa in discussione, la dignità della vita umana è oggi un aspetto sindacabile; si mette in discussione anche la vita di un bambino già nato, portatore di handicap come il caso del piccolo Charlie in Gran Bretagna; caso che “dovrebbe” coinvolgere tutta la nostra Europa; Europa che sembra aver perso la bussola affogando nelle lobby finanziarie internazionali.
Vogliamo poi parlare del Gender e dell’utero in affitto, con tutte le sfide bioetiche ?
Oggi vengono messi in discussione i “Corpi Sociali” intermedi come le organizzazioni datoriali e sindacali. Si vuole un cittadino “nudo” dinanzi al potere politico, mettendo da pare tutto il mondo sociale che fino ad oggi è stato il fondamento della nostra politica e della nostra società. Non sappiamo più cosa sia la concertazione o la sussidiarietà.
Sul piano economico assistiamo ad una continua messa in discussione delle piccole imprese, delle aziende artigiane, delle attività familiari piegate sull’altare della grande multinazionale.
E’ cosa notoria -basta leggere le ultime statistiche- che i finanziamenti alle piccole imprese, anno dopo anno, vengono erogati sempre meno e, al contrario, si sostengono le grandi multinazionali e SPA. Le Province sono in piena “crisi di identità” amministrativa come la concreta penalizzazione delle Camere di Commercio, che erano rimaste l’unico punto di riferimento dell’economia locale e territoriale. Critica la situazione delle Banche di prossimità: le popolari e quelle di credito cooperativo.
Tutto ciò va ben oltre al normale confronto politico destra-sinistra. E’ un confronto duro sui Valori, su un nuovo progetto di vita quotidiana.
I nostri politici eletti, i nostri Parlamentari se ne sono resi conto ? Cosa si sta facendo ?
Dove sta la proposta sociale dei cattolici nel politico ? Dove sta la proposta culturale di “presenza” dei Movimenti cattolici ? Il Santo Padre Francesco più volte ha esortato a “non rimanere in finestra”…ma con quali risultati ?
A monte, anche del variegato “movimento di destra”, manca un vero disegno culturale, una proposta organica. Mancano le riviste, i centri culturali, i think tank. Dove sono finiti gli “operatori culturali” ? Si sono omologati alla “cultura liquida” ?
Nei giorni scorsi ho riletto gli scritti di Adriano Romualdi.
Il suo attivismo militante affiancato da un grande ed approfondito studio. Certamente uomo del suo tempo, ma uomo di azione e di cultura che guardava ad una “grande politica” in un’ottica europea, che ancora oggi ha il suo fascino valoriale e politico.
Una Europa non basata sull’euro ma su una comune identità. Una destra che deve necessariamente “guardare” all’Europa.
Romualdi, ci dice come “il compito della destra, il suo impegno più sacro è quello di restare la coscienza dell’Europa…
Gennaro Malgieri, nella prefazione del saggio “Una cultura per l’Europa” di Adriano Romualdi (ed. Settimo Sigillo), evidenzia come “la scelta europea è innanzitutto un modo di essere. Essa si esplicita nella consapevolezza della decadenza dell’Europa…” Romualdi cerca di “segnare” il passo, illustrando la strada da percorrere.
Collaborò con molte riviste tra cui il quotidiano “Giornale d’Italia”. Da queste colonne cercò di lanciare la sua proposta metapolitica. Studioso della “rivoluzione conservatrice” e discepolo di Evola, guardava ad una Europa unita culturalmente ed economicamente, che potesse fare da baluardo all’Est come all’Ovest. Oggi si stanno riproponendo, se pur con tutte le differenze dei tempi, alcune dinamiche similari.
Ecco che bisogna “riappropriarsi della politica”, nella sua eccezione più ampia del termine. Sempre Malgieri evidenzia come “Ai nuovi soggetti è dato di ricomporre i frammenti del sociale nel segno dell’egemonia politica e per una nuova politica dei valori…”
Parafrasando un Santo Spagnolo potremmo azzardare e dire che questa crisi che stiamo vivendo è certamente una crisi di Valori, ma anche una crisi di leader.

Ivansimeone.blogspot.com

Bibliografia:

§  “Adriano Romualdi: l’uomo, l’opera e il suo tempo” -  di Rodolfo Sideri, (Ed. Settimo Sigillo)
§  “Adriano Romualdi conservatore rivoluzionario” – Atti del convegno di Forlì 1983 (Ed. Eclettica)
§  “Una cultura per l’Europa” – Adriano Romualdi (Ed. Settimo Sigillo)
§  “Il Fascismo come fenomeno europeo” – Adriano Romualdi (Ed. Settimo Sigillo)

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