Il “ruolo” di una
Associazione di Categoria.
“….prudente sollecitudine per il bene comune…”
Ivan
Simeone
direttore Confartigianato Imprese Latina
Il dibattito
politico scaturito in questi giorni nella nostra provincia di Latina, chiama ad
una riqualificazione su quale ruolo, una Associazione di Categoria, debba avere
nel tessuto economico e sociale territoriale; quale rapporto con il mondo della
“politica”.
Come ben si
conosce, la mission del “sindacato datoriale” è quello di rappresentarne le
istanze verso le Istituzioni, ai vari livelli di rappresentanza, e di
supportare i propri associati, imprese e/o persone fisiche che danno un preciso
mandato alla propria Organizzazione di rappresentanza.
E’ il ruolo dei “corpi intermedi”; dei soggetti sociali.
La nostra
storia viene da lontano: le corporazioni di mestieri, le gilde….abbiamo origini
antiche.
Certamente il ruolo è di denuncia sociale ma anche di
proposizione.
Confartigianato,
nella provincia di Latina, come altre autorevoli Associazioni, rappresenta
imprenditori di diverse categorie produttive, ma anche singoli cittadini che
vengono assistiti dai propri Enti quali il Patronato INAPA, il CAAF Confartigianato, l’ ANAP
(Associazione sindacale della terza età), l’ ANCoS l’Ente di promozione sociale…. Migliaia di cittadini che si rivolgono
alla Confartigianato per avere dei servizi e delle risposte. Cittadini che
danno un preciso mandato di rappresentanza sociale e, diciamolo chiaramente, un
mandato “politico-sindacale”.
L’ Associazione non fa azione partitica ma si confronta,
dialoga, propone e, all’occorrenza, si scontra !
Oltre
700.000 associati a livello nazionale tra aziende ed imprenditori, cui si
aggiungono i circoli ANCoS, gli assistiti dai Patronati e CAAF, nonché dagli
associati ANAP sono un qualche cosa di importante, e noi Quadri e Dirigenti locali,
abbiamo una precisa responsabilità.
L’ Associazione è apartitica. Noi dobbiamo rappresentare
tutti i nostri associati ma la nostra è una azione politico-economica sul
territorio.
E’ nostro
dovere intervenire anche collaborando nel proporre soluzioni.
L’ Associazione è una “comunità umana” di operatori
economici e di singole persone; una grande “rete relazionale” che si muove
guardando al principio della sussidiarietà. E’ il nostro ruolo di corpo intermedio che deve riuscire a “coniugare armonicamente efficienza
produttiva e solidarietà”, come ci rammenta il magistero sociale della
Chiesa (Cds 356).
S. Giovanni Paolo II, nella Sua Enciclica “Laborem Exercens” ha dedicato tutto un capitolo al ruolo del sindacato definendolo un “indispensabile elemento della vita sociale”
ed evidenzia come “l’attività dei
sindacati entra indubbiamente nel campo della politica, intesa questa come una
prudente sollecitudine per il bene comune…”.