Mediocrazia? No Grazie
Governare il cambiamento. Innovazione
tra 5g e 4.0
A margine del saggio di Leonardo
Valle
"Advanced Advisory"
Ivan Simeone
Quali sfide
ci attendono ? Quale nuova visione possiamo offrire alle nostre imprese ? come
competere sui mercati ?
Sono queste
tutte domande che chi ha responsabilità aziendali e manageriali si deve porre
quotidianamente.
In questi
giorni l'interrogativo è analizzato da Leonardo Valle con il suo saggio "Advanced
Advisory" (che consiglio a tutti di leggere), edito dalla casa
editrice pontina "labDFG", con prefazione del Presidente del
parlamento Europeo Davide Sassoli, collana editoriale diretta dall'Avvocato
Giovanni Di Giorgi. Un saggio non solo interessante ma "utile".
Molti i
confronti ed i dibattiti scaturiti dalle numerose presentazioni, in tutto il
Paese, di questo saggio, che va ben oltre ad una enunciazione teorica ma si
innesta su casi puntuali e precisi di molte importanti imprese anche locali. In
questo testo abbiamo vere testimionianze, case history. Un vero strumento di
lavoro.
Leonardo
Valle, manager e primo "Advanced Advisor" , ci porta per mano in
quello che è il cambiamento certamente prossimo...ma un "prossimo"
che è già presente.
Per competere
e rimanere saldi sul mercato bisogna innovare. E' un processo ineluttabile che
bisogna dominare altrimenti si è dominati con tutte le conseguenze del caso.
Innovazione e tecnologia che vanno
a braccetto e necessitano di processi univoci che vengono raccolti e allo
stesso tempo indirizzati dall' advanced advisor, dal "consulente
globale" che deve avere le competenze per accompagnare l'imprenditore
verso le scelte giuste guardando al nuovo mondo del 4.0, dell'autostrada del 5g
con cui tutti dobbiamo ormai confrontarci propositivamente.
Ecco i casi
innovati di aziende vincenti come il gruppo Mondo Radio o Ittella,
la Self Garden come Banca Sviluppo Tuscia passando per aziende
come la Elle Costruzioni....solo per citane alcune, tutti casi descritti
nel lavoro di Valle.
Nello
studio, citando l'insegnamento di Adriano Olivetti, si apre una
riflessione su quello che viene definito un "Umanesimo Digitale",
ponendo al centro dei processi sì la tecnologia e l'innovazione, ma sempre
governata dall' Uomo, dal valore della Persona, manager, imprenditore e
lavoratore, che deve necessariamente adeguarsi a questi processi innovativi. Una
sfida che non si può non raccogliere.
Ovviamente
la lettura di questo lavoro suscita molte riflessioni, ideee, spunti di lavoro.
Ecco che l'interconnessione
tra le differenti esperienze imprenditoriali è essenziale, fondamentale è
anche il ruolo del mondo creditizio e finanziario che deve ripensare le
proprie scelte e la propria operatività, una banca che deve avere il coraggio
di scommettere sul nuovo e affiancare realmente l'imprenditore. Una politica
che deve dare le oppoprtunità amministrative per "far volare
l'azienda" e non impantanarla nella buocrazia....come ci evidenzia
Leonardo Valle siamo in un momento dove la mediocrità e la mediocrazia
non possono averer più spazi. Bisogna generare qualità ed ottimizzare i
processi produttivi.
In questa
nuova ottica, stando al passo con le nuove visioni e i nuovi processi
tecnologici, dobbiamo anche ragionare su quello che sarà il "nuovo
welfare", un "welfare digitale" ma che deve sempre essere
di concreto sostegno al mondo del lavoro, della produzione e della
famiglia.
PS ) POST CONSIDERAZIONE: leggendo il saggio di Valle ci
viene in mente Orwell con il suo saggio "1984"....bè lo
abbiamo ormai doppiato. Sarà un bene ?