Di seguito riporto l'articolo pubblicato sull'ultimo numero de "La Ruota" il magazine del Rotary Club Latina - Gennaio 2019.
Il
Rotary ? una esperienza da vivere !
Una
“rete” internazionale di oltre 1.200.000 professionisti
Un
breve riflessione personale
a cura di Ivan
Simeone*
Cosa è
il Rotary ?
E’ questa una domanda cui non è certamente facile dare risposta. Una cosa è
certa: il Rotary è una esperienza da
viverre !
Una
realtà fatta di servizio ed amicizia cui immergersi, solo così si potrà
comprendere appieno cosa sia questa nostra realtà rotariana.
Quando diversi anni fa mi cooptarono (nel
Rotary non si fa domanda di entrata ma si viene cooptati !) cominciai,
timorosamente, a “mettere il naso” nelle attività distrettuali e lì cominciai a
comprende appieno l’importanza e la bellezza di “fare Rotary”. Il Club è come una “chiave di entrata” in una grande
famiglia di professionisti e di uomini/donne presenti attivamente nella
società, nel quotidiano.
Il Rotary non ha una propria etica rotariana,
ma i rotariani devono “comportarsi eticamente” in ogni dove ! Il Rotary non è
una semplice “associazione” o una struttura che fa beneficenza. Ci sono oggi
realtà di gran lunga più efficienti come la Caritas o le tante Onlus nazionali
ed internazionali.
Il Rotary è ben altro.
Il
Rotary è una Istituzione, una Organizzazione internazionale formata da uomini e
donne che sono leader nei loro rispettivi ambiti. Oltre 1.200.000
professionisti a livello mondiale. Se ci pensiamo per un attimo rischiamo di
“perderci” in un vortice di azioni fatte di servizi, attività professionali a
supporto delle comunità locali, azioni internazionali….
Il
Rotary è composta da “uomini d’affari e
gli uomini d’affari amano tenere i piedi per terra per cui la parola profitto è
meno pretenziosa di servizio, ma al tempo stesso quando si agisce per il
vantaggio della società, quando cioè si rende un servizio, si fa nel contempo
il bene per se stessi…”
Ma, facciamoci
nuovamente la domanda….”cosa è il Rotary ?”
Al di là delle strutture e sovrastrutture
(Club, Distretto, Fondazione Rotary, Commissioni, Gruppi di Azione Rotariana….)
vi sono dei concetti chiave che distinguono –o dovrebbero distinguere- il
socio, colui che orgogliosamente porta al bavero della giacca il distintivo de “la
ruota”.
In questo nostro breve viaggio ci facciamo
aiutare da una importante ed interessante pubblicazione, “Alle fonti del Rotary – fatti, regole e commenti”, un vero
“dizionario rotariano” che consiglio vivamente a tutti di leggere ed
approfondire, curato da Renzo Bianchi, autorevole rotariano del Rc Torino Nord
Ovest
Ma
vediamo alcune parole chiave…..
AMICIZIA…..la nostra è una
“Amicizia Organizzata” ai fini del “servizio”. Il Rotary deve essere come una
grande famiglia.
Un rotariano che si trova per motivi
professionali o personali fuori dalla sua realtà, ed incontra un altro
rotariano o un Club che non è il suo, viene accolto come uno “di famiglia”.
Il Rotary è una grande “sinergia” amicale ed
operativa. Paul Harris, ci rammenta
Renzo Bianchi nella sua Opera, definiva l’amicizia
“la roccia sulla quale è stato costruito
il Rotary”….un’amicizia che ci
assicura di avere un “Amico qualificato” in ogni parte del mondo e in ogni
ambiente professionale, ovunque vi sia un Club.
AZIONE….Per i rotariani
l’azione è essenziale. Vi sono le “Cinque
vie d’azione rotariana” ovvero il fondamento dell’azione di ogni Club: Azione
Interna, Azione professionale, Azione di interesse pubblico, Azione Internazionale e Azione per i giovani.
La “bussola” per ogni impegno.
SERVIZIO….Il servizio “non è il fine del Rotary bensì uno
strumento per realizzarlo: il fine del
Rotary è la convivenza pacifica fra i popoli ovvero la Pace”. Il
rotariano deve dare disponibilità con la propria esperienza professionale.
CODICE
DEONTOLOGICO…
Il Rotary non ha una propria “etica rotariana” ma certamente il rotariano deve
cercare di comportarsi sempre in modo “etico”. Vige dal 2011 il Codice
Deontologico e modificato nel 2014 in 4
precisi punti. Tale documento va a sostituire il vecchio –ma certamente
stimolante- Codice Etico del 1915 che fu poi sospeso nel 1929…è questa una
bella e importante storia del nostro Rotary che dovrebbe essere approfondita.
L’impegno del rotariano –dobbiamo sempre
tenerlo in mente- è:
1. Agire con integrità e in base ad elevati standard etici, sia nella vita personale che professionale.
2. Applicare i principi di correttezza in tutti i miei rapporti con gli altri e trattare le persone e l’occupazione da loro svolta con il dovuto rispetto.
3. Mettere le mie competenze professionali a disposizione dei giovani, assistere le persone particolarmente bisognose e migliorare la qualità della vita nella mia comunità e nel mondo.
4. Evitare comportamenti che possano recare danno o discredito nei confronti del Rotary e dei colleghi Rotariani.
Intorno a questi quattro concetti, ruota (o dovrebbe ruotare) tutto il nostro impegno.
FORMAZIONE….Ebbene sì. Come nel
nostro mondo professionale siamo chiamati ad una formazione continua, continui
aggiornamenti e seminari, così nel Rotary la “formazione” è un elemento
essenziale.
Bisogna sempre aggiornarsi sul percorso che
la nostra Organizzazione internazionale sta facendo, sul codice di procedura
rotariana, sulle tante iniziative che si pongono in essere a livello
distrettuale ed internazionale. Il Club è essenziale, fondamentale, la base di
ogni iniziativa ed amicizia ma bisogna guardare oltre. Il rotary, non
dimentichiamocelo, è una grande realtà internazionale con mille risvolti ed
azioni di impegno sociale e di servizio. Non bisogna rimanere ristretti
nell’ambito del Club ma…”andare oltre”. Ecco che bisogna cercare di partecipare
ai vari seminari distrettuali e alle iniziative, quando possibile, anche
internazionali.
Sono
questi solo alcuni degli aspetti salienti del nostro “essere Rotary”.
Al
Rotary non si “partecipa”, si vive quotidianamente !