venerdì 22 giugno 2018

Rotary e Chiesa Cattolica su "La Ruota" di Giugno 2018.....


Il Rotary e la Chiesa Cattolica
L’impegno di Omero Ranelletti ha segnato un periodo storico.

Articolo pubblicato sul numero di Giugno 2018 de "La Ruota", 
il magazine del "Rotary Club Latina".

di Ivan Simeone*

Parlare di Rotary e del suo rapporto con la Chiesa rischia di scadere nei soliti luoghi comuni. In queste righe non è mia intenzione andare ad affrontare tematiche di carattere filosofico su ciò che ispira quella che si potrebbe definire “filosofia rotaryana”; se mai ce ne fosse una sarà certamente argomento di un prossimo intervento.
Per comprendere cosa sia realmente il Rotary bisogna viverlo non solo nell’ambito del proprio Club ma –soprattutto- in ambito distrettuale, confrontandosi con altri Club, partecipare ai seminari, rimboccarsi le maniche nelle azioni di servizio e comprendere che si è in una grande famiglia.
Il Rotary si rivolge a leader, a uomini e donne che sono impegnati personalmente nella propria comunità, nella professione, nella società che li circonda “mettendoci la faccia” in prima persona.
Persone che vogliono, tramite il loro personale impegno, cercare di cambiare in positivo il quotidiano. Questo comporta che nel Rotary vi sono tanti uomini e donne impegnate e con le più diverse esperienze, modi di pensare…il Rotary rappresenta uno spaccato della nostra società e vi sono rotariani cattolici praticanti, atei, laici, persone di diverse fedi e orientamenti filosofici, ma con un unico denominatore comune, ed è proprio questa diversità che lo arricchisce e lo rende unico.
Il Rotary non è una associazione benefica, vi è chi è certamente più bravo ed efficace come la Caritas o il Banco alimentare, con cui collaboriamo, ma è una Istituzione, una Organizzazione internazionale che cerca di formare leader, una comunità di professionisti che cerca di mettersi a disposizione per iniziative e progetti internazionali e locali finalizzati a migliorare questa nostra realtà. Una grande rete solidale e professionale.
Gli ultimi Pontefici, da Papa Paolo VI a Papa Bergoglio passando per San Giovanni Paolo II, hanno aperto un dialogo profondo con il mondo rotariano.
Non possiamo dimenticare le parole di Papa Paolo VI, quando nell’ udienza ai rotariani del lontano marzo 1965, disse: La vostra attività contribuisce alla formazione e alla coesione delle classi dirigenti della società; e mentre distingue e qualifica ad un livello superiore al comune i Soci del Rotary, non li separa, non li oppone alle altre classi sociali, sì bene li stimola ad assumere con più avveduta coscienza le funzioni loro proprie e li esorta a mettersi con più generosa dedizione a servizio del bene comune….”.
Parole certamente profetiche che richiamano il discorso di San Giovanni Paolo II, quando nel giugno del 1979, nell’ambito dell’udienza dedicata al Rotary International, disse: La vostra presenza qui oggi indica una grande forza di bene. Voi venite da nazioni e ambienti diversissimi, e portate con voi una vasta esperienza in campo economico, industriale, professionale, culturale e scientifico. Nella solidarietà della vostra associazione trovate mutuo aiuto, reciproco incoraggiamento e compartecipazione d’impegno per lavorare al bene comune. A chi vi osserva con profondo interesse e acuta attenzione, appare di fatto che voi offrite, con sincerità e generosità, i vostri talenti, le vostre risorse e le vostre energie per il servizio dell’uomo. E nella misura in cui perseguite questo nobile ideale di raggiungere le persone dovunque esse si trovino, sono certo che continuerete ad averne soddisfazione e pienezza umana. Infatti, nello stesso atto di dare, assistere, aiutare gli altri ad aiutare se stessi, voi troverete un arricchimento per la vostra vita. Dimostrando un coinvolgimento sempre più grande nella causa dell’uomo, apprezzerete ancora di più l’insuperabile dignità e grandezza dell’uomo, come pure la sua reale fragilità e vulnerabilità. Nei vostri sforzi e tentativi per il bene dell’uomo, potete essere sicuri della comprensione e della stima della Chiesa cattolica….”
Nel marzo del 2015, la Fondazione Omero Ranelletti, sotto la presidenza del PDG Pier Giorgio Poddighe, ha dato alle stampe un interessante ed importante pubblicazione dal titolo “Il Rotary e la Chiesa Cattolica”, che riproduce uno scritto di Ranelletti sul percorso di avvicinamento e di dialogo fecondo tra il Rotary International e la Chiesa. Uno scritto prezioso per comprendere i problemi e le motivazioni di un confronto franco e propositivo. Pubblicazione di cui consiglio vivamente la lettura per conoscere le fasi di un lavoro fatto da un grande rotariano per il Rotary e per la Società tutta.
I tempi cambiano, la società necessita di sempre nuove risposte, l’impegno di tanti uomini e donne rotariane muta come mutano i periodi e gli impegni si moltiplicano affrontando sempre nuove problematiche e sfide. L’importante e che tutto si faccia nell’Amicizia, nel Servizio alla Persona, nell’etica e, soprattutto, nella Verità, tenendo sempre presente il discernimento tra ciò che è bene e ciò che non lo è.

*Ivan Simeone, Past President del “Rotary Club Latina”

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