“Non
possiamo più stare alla finestra……”
Riflessione di Ivan Simeone, Direttore provinciale di
Confartigianato Imprese, a margine dell’incontro di Venerdì 16 marzo prossimo,
all’Hotel Europa di Latina, organizzato dal Forum 015, Associazioni economiche
che si riferiscono al magistero sociale della Chiesa.
“Questa
iniziativa delle Associazioni economiche aderenti al Forum 015, ha una forte
valenza politico-economica per il nostro territorio; nell’accezione vera del
termine, lasciando da parte ogni tipo di aspetti partitici e/o di schieramenti.
Politica economica che non può fare a meno di concetti come il bene comune.
Politica come vocazione altissima, una delle forme più preziose della carità,
come Papa Francesco ci insegna.
Si sa bene che la
situazione generale del nostro territorio non è delle più felici, al di là
delle percentuali e delle statistiche del momento, dello 0,1% in più o in
meno….
La
percezione generale è di una profonda difficoltà che oggi viene attutita grazie
alla rete familiare che riesce, tra mille difficoltà, ad
attutire i colpi che giornalmente si ricevono da una economia che penalizza il
lavoro dei nostri giovani come le piccole imprese che, sino ad oggi, hanno
rappresentato il 90% della produzione locale.
Se guardiamo i dati
(Fonte uff. studi Confartigianato) vediamo che le microimprese fino a 10
addetto, nel 2017 erano 35.047, pari al 96,1%, contro le 35.463 del 2015: in soli due anni si sono chiuse ben 416
microimprese .
Se contiamo le Aziende
fino a 50 dipendenti (Piccole Imprese), nel 2015 erano 36.885, nel 2017 sono
scese a 36.367 (518 Aziende) con una perdita di 4.283
occupati senza che nessuno abbia mai detto nulla. E
la politica dove sta ?
Solo guardando i numeri dell’artigianato, in provincia
di Latina, ci rendiamo conto di una mancanza di progettualità
politico-economica del settore.
Nel 2015 le imprese
artigiane iscritte alla CCIAA erano ben 9.233 (pari al 16,1% del totale delle
aziende locali), mentre nel 2017 sono scese a 8.963 (15,5%) con un saldo
negativo di -270 imprese.
Solo nel comparto artigiano, in soli due anni, si sono persi 2.045 posti di lavoro,
il chè significa che 2.045 persone sono andate a casa senza più reddito e
dietro ai freddi numeri ci sono famiglie con i loro impegni economici, figli e
tutta una vita che va in crisi, nel silenzio più totale.
Ecco che accendere i
riflettori sull’importanza delle piccole imprese locali, delle aziende
artigiane, delle microimprese familiari è ormai divenuto un aspetto essenziale
per la nostra economia locale come per la nostra comunità. E’ un problema che
lega indissolubilmente imprenditori, lavoratori, famiglie, politica locale e
società tutta.
E’ su questo terreno che noi dobbiamo scendere nell’azione sociale e politica;
come dice Papa Francesco non possiamo più stare alla finestra e guardare ma dobbiamo avere il
coraggio di portare un concreto contributo di cambiamento, lì dove siamo
chiamati ad essere quotidianamente.”