Una
“strada” anche per la nostra politica locale.
“Laudato Sì”….l’Enciclica SCOMODA di Papa Francesco.
Un
silenzio assordante ha accolto questa Enciclica che entra “a gamba tesa”
sui
principali temi sociali del nostro quotidiano. Una riflessione propositiva.
di Ivan
Simeone
direttore provinciale della “Confartigianato
Imprese Latina”
e membro della Camera di Commercio Latina.
L’Enciclica di Papa Francesco, “Laudato Sì”,
messa subito “in sonno” dalla grande stampa laica, ha alcuni input importanti
(e scomodi) per il dibattito politico nel nostro territorio.
Una Enciclica messa sotto traccia
Perché
non vi sono dibattiti di illuminati uomini di cultura radicale?
Perché
la politica non ci si confronta ?
Perché
non vi sono articoli di approfondimento ?
Questa Enciclica non è semplice. Si guarda
alla nostra “sorella terra” ma, andando a sfogliare pagina dopo pagina, ci
accorgiamo che è una grande Enciclica
“sociale” e “politica”. Ricca di richiami all’insegnamento di San Giovanni Paolo II e di Papa Benedetto XVI, con continui
rimandi ai documenti delle varie Conferenze Episcopali, è questo un messaggio
indirizzato a noi come singole persone; un messaggio che deve necessariamente
coinvolgerci in prima persona. Metterci in discussione. Se poi vogliamo attualizzarla nella nostra realtà locale, allora gli
spunti non mancano: dall’edilizia ecosostenibile alla vivibilità della Città,
passando per una ecologia sociale….
Cerchiamo
di fare alcune riflessioni, con la consapevolezza della nostra pochezza.
Una sana provocazione
Una
“sana e propositiva provocazione”. Un documento “di vita” con cui, chi ha ruoli
grandi o piccoli che siano nel tessuto sociale, deve confrontarsi, per poi
scegliere –in tutta libertà- la strada da percorrere.
Un
documento che non deve dividere ma unire, se pur nelle diversità. In “Laudato sì”
vediamo un insegnamento che pone in discussione, nettamente e chiaramente, la
subordinazione della politica all’economia ed alla tecnopolitica (punto 54); “oggi è la sottomissione
della politica alla tecnologia ed alla finanza, invece si chiede un dialogo”.
La
denuncia è netta: “Troppo facilmente l’interesse economico arriva a prevalere
sul bene comune e a modificare l’informazione…”
I poteri economici
“I
poteri economici (punto 56) continuano a giustificare l’attuale sistema
mondiale in cui prevalgono una speculazione e una ricerca della rendita
finanziaria che tendono ad ignorare ogni contesto e gli effetti sulla dignità
umana e sull’ambiente”. Bella denuncia….ecco perché è stata posta “sotto
silenzio” ?
Il Santo Padre ci sottolinea l’esigenza di utilizzare
al meglio la tecnoscienza e bisogna
avere attenzione. “Quando l’essere umano pone se stesso al centro finisce per
dare priorità assoluta ai suoi interessi contingenti e tutto il resto diventa relativo”.
(punto 122). Parliamo di “relativismo pratico”.
Famiglia e difesa della vita
Un documento che vede nella Famiglia il luogo deputato alla
formazione dei giovani e delle future generazioni e si esprime chiaramente contro l’aborto. Desidero sottolineare –leggiamo
nell’Enciclica- l’importanza centrale della famiglia, luogo di accoglienza e
protezione della vita, contro i molteplici attacchi a cui è esposta. ”la
Famiglia è il luogo della formazione integrale, dove si dispiegano i diversi
aspetti, intimamente relazionati tra loro, della maturazione personale”. (punto 213)
Piccole realtà produttive
In
queste righe Papa Francesco evidenzia l’importanza delle piccole realtà produttive aziendali le quali permettono maggiore
libertà economica, mettendo in guardia sui grandi insediamenti industriali che,
spesso, lasciano sul terreno “grandi danni ambientali e umani”. Si sottolinea
l’importanza del lavoro quotidiano che, nella semplicità, deve essere
soprannaturale (punto 98).
Con Papa Francesco ci troviamo a ragionare sul
senso di Città, di Politica, di Ambiente. Papa Francesco va dritto nello
specifico dei problemi concreti. Forse è
proprio questo che da fastidio ai nostri “Illuminati”. Sembra quasi che Papa
Francesco li superi a destra, quando parla di un governo internazionale e degli
Organismi, anche non governativi, di portata mondiale.
L’acqua
Una particolare attenzione si ha
nell’importanza delle risorse idriche. L’
Acqua come elemento di stabilità e/o di instabilità internazionale.
L’ Acqua come ricchezza dei popoli (e dei
Comuni diciamo noi !)
In queste pagine leggiamo di un connubio auspicato
tra scienza e fede, tra politica ed economia in un dialogo continuo e
propositivo.
La Città
Importante
è il ruolo delle nostre Città (punto 44) evidenziando il problema dei
trasporti, dell’inquinamento ambientale, del pericolo che le grandi strutture
assorbano troppa energia ed acqua invocando spazi verdi e punti di incontro per
i cittadini.
E’ questa una Enciclica con un forte approccio ecologico che poi va a
sfociare in un approccio sociale. Si
chiede a gran voce uno sviluppo
sostenibile del nostro ambiente ma in maniera precisa e concreta, come
quando si parla di una edilizia ecosostenibile.
Questo scritto è come una grande affresco che
promuove una giusta politica ambientale
ed umana, ma contestualmente ricco di sollecitazioni “particolari” da
approfondire.
Costruire leadership
Altro passo significativo è l’invocazione del
Santo Padre riguardo all’esigenza di costruire
leadership che “indichino strade” percorribili (punto 53).
Papa Bergoglio, in queste righe, con il Suo
stile sereno e paterno, dà delle vere “mazzate” -permettetemi il termine
improprio- come la punto 61 quando
parla di “deterioramento della casa
comune” .Per Papa Francesco tutto è sistema, tutto è relazione e non bisogna andare contro natura (chi
vuol comprendere comprenda !).
Casa e bene comune
Si
evidenzia l’importanza della casa
come luogo di dignità delle persone e luogo di sviluppo della famiglia,
sottolineando l’importanza di urbanizzare
i quartieri puntando sulla qualità
della vita nelle città puntando principalmente sui servizi essenziali.
Non manca un richiamo ad accettare la propria femminilità/mascolinità (punto 155), per poi arrivare al bene comune che coinvolge in prima
persona i gruppi intermedi, il singolo e la famiglia, valorizzando il concetto
di sussidiarietà.
Ecco poi giungere al ruolo delle politiche locali.
Il Papa è preciso: si chiedono studi di
impatto ambientale, trasporti, tecniche di costruzione, consenso tra i vari
attori sociali, partecipazione, sincerità e verità nelle discussioni
scientifiche e politiche, applicazione concreta del principio della sussidiarietà….…”ma
non si può più giustificare un’economia senza politica…” (punto 196)
La politica deve avere una visione ampia con
un approccio integrale e con dialogo interdisciplinare; “se la politica non è capace di rompere una logica perversa, e inoltre
resta inglobata in discorsi inconsistenti, continueranno a non affrontare i
grandi problemi dell’umanità..” (punto 197)
La strada è segnata. Non dobbiamo inventarci
nulla, solo decidere se percorrerla o meno !